Da “PARROCCHIA DI SAN PIETRO ORSEOLO” – 26 novembre 2017

Da “PARROCCHIA DI SAN PIETRO ORSEOLO” – 26 novembre 2017
settimanale della comunità cristiana omonima di viale don Sturzo

Mi pare giusto informare gli amministratori parrocchiali sulla soluzione escogitata dal parroco di San Pietro Orseolo per racimolare centomila euro, somma che serve alla parrocchia per un intervento sulle strutture parrocchiali. Il parroco ha chiesto alla comunità un prestito a tasso zero che la parrocchia si impegna a restituire in un tempo da concordare. Dal bollettino pare che si sia già incassata la metà della somma. Comunque chi ne vuol sapere di più può telefonare al parroco o consultare il sito: www.terzovalore.com

don Armando

Da “LA VOCE DELLA RIVIERA” – 19 novembre 2017

Da “LA VOCE DELLA RIVIERA” – 19 novembre 2017
settimanale dell’Unità pastorale delle parrocchie del Sacro Cuore, San Pietro in bosco e Snta Maria Maddalena

Interessanti, come sempre, le riflessioni di don Cristiano Bobbo, il parroco o perlomeno il coordinatore di queste tre comunità cristiane. Sono convinto che “Il diario”, “Gli appunti” o i “Pensieri in libertà” siano soluzioni tratti da fatti della vita quotidiana, inquadrati in un’ottica religiosa ed evangelica: un modo quanto mai producente per una formazione spirituale e per una comunione tra parroco e parrocchiani.

Segnalo pure l’articolo che sotto il titolo “Una lotteria solidale” illustra il progetto di dar vira ad un emporio che dia risposte serie alle attese dei poveri della riviera. Questo progetto ritengo sia la più seria soluzione di cui sia venuto a conoscenza in merito al discorso del Papa sui poveri.

don Armando

Lungo il fiume
Pensieri in libertà di un Parroco della Riviera

di don Cristiano Bobbo
Potature

Questa mattina sono stati potati gli alberi di ulivo che si trovano sul sagrato della chiesa di San Pietro. La vivace intraprendenza dei giardinieri all’opera, ha saputo consegnare a queste piante un tocco di originalità. Le fronde, cresciute finora in maniera libera e scomposta, sono state ridimensionate in un disegno circolare e ben definito che le fa rassomigliare a dei soffici cuscini di foglie convenientemente posizionati sulla sommità dei rami. A chi sta per entrare in chiesa, sembrano voler ricordare che anche Dio è un geniale giardiniere al quale vale la pena affidare la propria vita. E l’opera delle sue mani è evidente! Anzi, la bellezza della nostra esistenza sboccia proprio dall’essere consegnata a quell’azione che comprende il sanguinare della potatura nel giorno della prova ma anche il sostegno sicuro nel giorno di vento e di sole. E i nostri ulivi sono lì a ricordarcelo perché possiamo incontrare il Signore nella sua casa con quell’abbandono necessario, raffigurazione della fede che è fiducia in quel divino giardiniere che ci garantisce che non siamo lasciati a noi stessi ma affidati a una presenza invisibile eppur efficace, sorgente di armonia e di pace.

Il vero miracolo

Un signore mi ha presentato un’originale collezione di ritagli di giornale che documentano fatti miracolosi avvenuti negli ultimi trent’anni in ogni parte del mondo. Si tratta, per lo più, di guarigioni da malattie fisiche sulle quali neanche la medicina era riuscita ad avere la meglio.

E, osservando la corposità della raccolta – davvero notevole! – si potrebbe affermare che i miracoli avvengono sempre e anche in gran numero! Ma di quali miracoli si tratta? il Vangelo ci dice che il vero miracolo è quello che trasforma la persona in testimone. È come la spada che taglia i legami con la superficialità, le abitudini, le comodità, oltre naturalmente al peccato. La via di Damasco di Paolo che segna il cambiamento della sua vita, è emblematica ed è il vero miracolo che egli riceve. Per il Vangelo i miracoli non sono tanto “prodigi”, bensì “segni” che ti spingono a guardare più in là, più in alto, e ad andare oltre. È per questo che nei santuari si presentano rarissimi prodigi, ma immenso è il numero dei segni che cambiano la vita. E di questi doni divini ne abbiamo tutti bisogno!

“Non è poco il tempo che abbiamo”!

Tra le citazioni dei grandi classici latini che ho imparato ai tempi del liceo, ricordo sempre con rinnovato interesse una massima del filosofo Seneca che, tradotta, dice così: «Non è poco il tempo che abbiamo, ma molto quello che continuiamo a perdere!». E mi è tornata in mente oggi ascoltando la rassegnata dichiarazione di un signore che, dopo alcuni giorni di ferie, non vedeva l’ora di tornare al lavoro perché si stava annoiando di quelle giornate vuote, trascorse senza far nulla. Ma credo che siano in molti a trovarsi nella sua stessa condizione: si passano mesi e mesi a testa bassa ad obbedire al grande comandamento che obbliga a non perder tempo, ad agire con celerità, a non lasciare tregua a se stessi finché non si sono raggiunte le mete prefissate, ignorando tutto il resto, snaturando i ritmi stessi del corpo. “Il tempo è denaro!”, ci si ripete fin da quando eravamo bambini. D’altro lato, però, quando si è finalmente giunti ad avere tempo libero e disponibile, non si sa più che cosa farne, è come un giocattolo inutile. La ragione ultima di questa contraddizione sta proprio nell’incapacità di vivere il tempo, senza esserne o esterni o schiavi. L’arte di vivere il tempo non è facile né scontata. S’impara ogni giorno, cercando d’impiegare bene quello che abbiamo a disposizione.

Una Lotteria solidale

A sostegno del progetto “Centro Servizi della Carità Parrocchia San Marco – Mira Porte

Continuando l’attività in precedenza svolta come volontari Caritas Vicariale Riviera Mira del Vicariato di Gambarare, il 17 gennaio 2017 si è costituita l’Associazione denominata “PONTE SOLIDALE”, un ponte di carità tra le persone. L’Associazione è nata all’interno di una comunità cristiana che vuole operare con spirito di accoglienza e di sostegno verso persone e famiglie in difficoltà.

L’Associazione di Volontariato collabora con la Caritas Diocesana di Venezia e la Caritas Vicariale Riviera Mira che opera come Centro di ascolto. L’Associazione è una o.n.I.u.s. iscritta al Registro regionale del volontariato con Decreto direttoriale n. 29 del 13/10/2017.

IL PROGETTO

Dignità alla persona, educare l’assistito, sinergia tra istituzioni e volontariato. Sono questi i cardini su cui poggia il progetto sociale “Centro Servizi della Carità” promosso dai presbiteri del Vicariato di Gambarare con la Caritas Vicariale Riviera Mira, la Caritas Veneziana e l’Associazione di volontariato PONTE SOLIDALE ONLUS. Una risposta di tipo innovativo e moderno alle esigenze di supporto alimentare e non, dato alle fasce sociali più bisognose del nostro territorio di Mira che già da qualche tempo trovano nella Caritas Vicariale Riviera Mira il loro interlocutore per questo tipo di esigenze. Il “Centro Servizi della Carità” troverà ubicazione nel piano superiore dell’edificio parrocchiale di San Marco di Mira Porte. Dovrà essere oggetto di ristrutturazione (sistemazione dell’impianto elettrico e di riscaldamento, rifacimento bagno, ascensore/montacarichi, infissi, tetto); e poi si dovrà provvedere all’allestimento interno per ospitare: l’Associazione PONTE SOLIDALE o.n.I.u.s., la Caritas Vicariale Riviera Mira, il Centro di Ascolto della Caritas Vicariale, un Emporio abbigliamento di ca 60 mq con capi nuovi e/o usati in ottimo stato e solo per gli assistiti un Emporio di Generi Alimentari di ca 62 mq gratuito a punti. I costi da sostenere sono piuttosto elevati, perciò confidiamo nella generosità di tutti voi e delle istituzioni.

L’Associazione Ponte Solidale o.n.I.u.s. con la Caritas Vicariale Riviera Mira ha organizzato una lotteria a sostegno del progetto. La lotteria ha 90 premi, il biglietto costa 1 € e l’estrazione avverrà domenica 14 gennaio 2018 alle ore 19.15 nel patronato della parrocchia San Marco di Mira Porte. In questo fine settimana all’uscita della chiesa dopo la Santa Messa troverete alcuni volontari che vi proporranno di acquistare dei biglietti Non girate lo sguardo da un’altra parte.

SOSTENETECI ACQUISTANDO I BIGLIETTI DELLA LOTTERIA E CON LE VOSTRE OFFERTE. GRAZIE!

Per le erogazioni liberali effettuate a favore delle o.n.I.u.s. il contribuente ha la possibilità di beneficiare delle agevolazioni fiscali. La modalità di erogazione, per usufruire delle agevolazioni fiscali, è la seguente: bonifico bancario su c/c intestato ad ASSOCIAZIONE DI VOLONTARIATO “PONTE SOLIDALE” o.n.I.u.s.,

IBAN IT50 M084 5236 1810 3013 0044 837, scrivendo come causale “Erogazione liberale”.

A nome di tutti i volontari e dei trecentonovantatré assistiti:

GRAZIE!

Da “IL PUNTO” – 12 novembre 2017

Da “IL PUNTO” – 12 novembre 2017
settimanale della parrocchia delle Catene e Villabona

Interessanti due corsi. Uno di due lezioni per mamme e figlie adolescenti (costo 50 euro – un po’ tanto!). L’altro (gratis) corso di formazione per giovani catechisti, tre incontri, docente mons. Valter Perini.

don Armando

Corso madre-figlia “Il corpo racconta”

Sempre più spesso i rapporti con i nostri figli adolescenti sono decisamente difficili, proprio perché i nostri ragazzi sono sottoposti a stimoli nuovi che gli adulti poco conoscono e capiscono. Per questo motivo la nostra Parrocchia promuove due incontri in collaborazione con il Centro S. Maria Mater Domini di Venezia, dedicati al rapporto mamma-figlia, intitolati “H corpo racconta”. Ricordiamo che non sono una guida su come si fa il genitore, ma un’occasione di aiuto per quante mamme desiderano, assieme alle loro figlie (dagli 11 anni), approfondire il proprio rapporto.

I due incontri si terranno in parrocchia il 24 novembre e il 1 dicembre dalle 16 alle 19, guidati dalla dr.ssa Giovanna Camozzi.

Il costo è di 50 euro a coppia mamma-figlia. Ricordiamo che, per ovvi motivi, si possono accogliere al massimo dodici coppie. Iscrizioni in ufficio parrocchiale.

Corso formazione giovani catechisti

Sono cominciati mercoledì 8 novembre

quattro incontri settimanali tenuti da mons. Valter Perini dedicati ai giovani (dalla seconda superiore) che vogliono impegnarsi per aiutare i loro amici più piccoli nella catechesi, nell’animazione o nei gruppi associati. I prossimi incontri si terranno sempre di mercoledì (15-22-29 nov.) dalle ore 18 alle 19 in parrocchia.

Da “CAMMINIAMO ASSIEME” – 19 novembre 2017

Da “CAMMINIAMO ASSIEME” – 19 novembre 2017
settimanale delle parrocchie di San Pietro e Sant’Andrea di Favaro

Il parroco don Andrea, in occasione della celebrazione dei lustri di matrimonio, offre una lunga ed articolata riflessione sul matrimonio e i suoi rapporti con la vita cristiana e la parrochia. Un tempo queste iniziative di supporto alla vita cristiana venivano definite con una certa supponenza “Le stmpelle dell’apostolato”. Oggi però pare che senza stampelle le parrocchie non riescano proprio a stare in piedi.

don Armando

Lustri 2017

La festa dei lustri cerca di coinvolgere tutte le coppie che ricordano una cifra “tonda” del loro matrimonio: 5-10-15… E’ solo una convenzione evidentemente, ma credo sia importante lo stesso … E che sia importante ricordarsene a cominciare da subito, dai primi anni. Ricordo che quando venni a Favaro, con don Vincenzo festeggiavamo le coppie che ricordavano il 25° e il 50°. Lo facciamo ancora e con la stessa attenzione. Ma ci aggiungiamo anche le altre coppie, soprattutto quelle più giovani.

E’ un segno di attenzione della comunità cristiana,della parrocchia, per la realtà della famiglia e per le famiglie. Una attenzione che non si esaurisce qui, ma che è costante sempre e che trova anche altre espressioni. Fare famiglia da parte di un uomo e una donna, farlo in modo stabile impegnando tutta la vita, mettendo al mondo figli, è una gran cosa per chi ha questo dono e per tutto il resto della società. Una famiglia è la cellula base della società stessa. Gli adulti costituiscono la forza lavoro e la forza politica, si prendono cura delle nuove generazioni e anche degli anziani. Spessissimo le famiglie si dedicano anche al volontariato e si danno molto da fare per coloro che hanno più bisogno o più semplicemente per i vicini, per la scuola, per la città … Se poi si tratta di famiglie che vivono la vita di una parrocchia, queste diventano le colonne portanti della parrocchia stessa, in comunione con i parroci e i vescovi. E anche quando l’impegno diretto è di un singolo si sente che dietro c’è tutta la famiglia: il coniuge, i figli, gli anziani …

Inoltre per i cristiani il matrimonio è un sacramento dell’amore di Dio, dell’amore di Cristo per la Chiesa. Essere davanti a una coppia di sposi è come essere davanti all’Eucaristia.

Oggi, giornata mondiale dei poveri per volere di papa Francesco, ricordiamo una espressione della benedizione ai novelli sposi: “Siate nel mondo testimoni dell’amore di Dio perché i poveri e i sofferenti, che avranno sperimentato la vostra carità, vi accolgano grati un giorno nella casa del Padre.” Un ultimo appunto. Sottolineiamo il valore e la grandezza del sacramento matrimonio e della famiglia dentro la comunità. Ma la realtà di oggi (e forse di sempre) ci presenta anche altre esperienze.

Senza rinunciare ad annunciare il Vangelo del Matrimonio e della famiglia nella sua pienezza, non dimentichiamo certo tanti fratelli e^ sorelle che vivono altre esperienze e a volte ne soffrono.

Senza giudizio, senza nasconderci, ma coltivando la vicinanza e l’attenzione per tutti nella concretezza della realtà. Buona festa dei lustri! Domenica 19 novembre ore 11.00 nella parrocchia di San Pietro, il 26 novembre ore 10.30 nella parrocchia di Sant’Andrea.

don Andrea Volpato

Da “CAMMINIAMO ASSIEME” – 12 novembre 2017

Da “CAMMINIAMO ASSIEME” – 12 novembre 2017
settimanale delle parrocchie di San Pietro e Sant’Andrea di Favaro

Il parroco, don Andrea Volpato, apre il suo bollettino con una condanna senza appello e quanto mai decisa nei riguardi della festa di Halloween, l’americanata più squallida, deludente e di cattivo gusto che gli Stati Uniti ci hanno potuto offrire.

Don Andrea afferma che questa trovata offende il senso del bello che è uno dei valori qualificanti della civiltà occidentale. L’articolo merita d’esser letto e l’esempio di questo parroco seguito.

don Armando

Perché non mi piace Halloween

A bocce ferme, senza spiriti polemici più o meno integralisti, ma anche senza lasciar passare troppo tempo, condivido queste riflessioni nella speranza che un altr’anno più di qualcuno ci ripensi. E comunque perché ci si pensi dentro le strutture parrocchiali …

Martedì 31 ottobre c’era catechismo a San Pietro. Naturalmente erano pochi i partecipanti…

Ho provato a dialogare spiegando perché non mi piace halloween ad alcuni ragazzi di 2 media. Dal mio punto di vista.

Ho detto che noi a Venezia siamo la patria del bello, di Tiziano (uno dei suoi figli è stato parroco a Favaro). E già qui i ragazzi mi hanno guardato come se parlassi arabo. Evidente­mente ne a scuola ne a casa avevano sentito parlare di questo nostro antico insigne concittadino, il grande pittore Tiziano Vecellio originario di Pieve di Cadore e che ha lasciato anche a Venezia, ma non solo, tante opere che da tutto il mondo vengono ad ammirare… Ma ci sarebbe anche Tintoretto, Cima da Conegliano, Giorgione da Castelfranco, il Canaletto e tanti altri; e passando alla musica come non ricordare “don” Antonio Vivaldi, prete Veneziano…?

Evidentemente in seconda media non avevano sentito parlare delle bellezze della nostra Venezia ne a casa ne a scuola, ma di halloween sanno tutto ed è stato loro insegnato tutto! ! !

Perché noi che siamo la patria del bello dobbiamo correre dietro e adorare il brutto? La muffa, il sangue, i morti in putrefazione, e altre cose schifose mescolate ad apparentemente innocui travestimenti…

Anche i colori di halloween sono proprio brutti e non hanno niente a che vedere con i colori della natura e dell’autunno (a cui gli artisti si ispirano spesso) che sono una meraviglia piena di Poesia. Ecco perché non mi piace questa … che qualcuno ha l’ardire’ di chiamare festa … Come facciamo noi che siamo la patria del bello a insegnare ai nostri figli il brutto? E per piacere nessuno venga a dire che il bello è un concetto relativo … che è bello ciò che piace o altre sciocchezze del genere. La bellezza evocata qui sopra nell’arte non ammette relativismi.

C’è poi anche la questione che halloween è gravemente in contrad­dizione con la fede ebraico Cristiana (un po’ con tutte le fedi serie), con la Bibbia e il Vangelo. Anche questo è un fatto molto grave! E a poco vale dire che per i bambini è solo un momento come altri …

Noi adulti ci prendiamo questa responsabilità.

E infine qualcuno dice che è o vi si può nascondere una forma di culto del male e di satanismo.

d. Andrea Volpato