Amedeo

Qualche settimana fa è morto, stroncato da un ictus, mio cognato Amedeo. Prima che dalla perdita del marito di mia sorella sono stato colpito dalla scomparsa del compagno di giochi della mia infanzia.

Una folla di ricordi sono tornati a galla nella mia memoria, ricordi che pensavo d’aver sepolto nell’oblio ormai da quasi settant’anni. Invece no!

Nella periferia del mio paese eravamo una bella “banda” di bambini e di bambine; si giocava ai banditi, correndo e nascondendoci tra i filari di granoturco. Ricordo l’osservatorio che avevamo costruito ad un paio di metri di altezza, su un vecchio olmo, vicino casa, la rete di telefoni che avevano come filo conduttore una specie di liana vegetale che infestava i campi e come apparecchio ricetrasmittente i coperchi delle scatolette di lucido per scarpe!

Un primo malanno capitatogli trent’anni fa, aveva ridotto, pian piano, alla carrozzella il bravissimo capomastro, lavoratore capace e generoso.

Fortunatamente la Provvidenza mi ha permesso di poterlo accogliere, assieme alla moglie, al don Vecchi, una decina di anni fa. Lui ha legato immediatamente e ogni pomeriggio “dava spettacolo” giocando a carte assieme ad un gruppetto di coetanei e coetanee.

Non appena si apriva il tavolo del gioco, si formava immediatamente un vasto crocchio che partecipava per l’uno e per l’altro dei contendenti e così tutti i pomeriggi dalle 17 alle 19.

I nostri rapporti sono sempre stati cordiali, ma senza troppe confidenze ed intimità; noi gente di campagna siamo schivi, riservati e gelosi dei nostri sentimenti.

Il giorno del funerale è stato il giorno più luminoso della sua vita: la folla degli amici, dei compaesani, dei residenti al don Vecchi e della “stirpe”,

Gli interventi dei figli, affermati professionisti, mi è parso di scoprire valori che mi erano sconosciuti fino al momento della sua morte, tanto che ora scopro una immagine positiva e più bella di quella pur valida che avevo prima!

Ancora una volta la natura e la Provvidenza tentano di insegnarmi ad apprezzare e valorizzare tutto quello che si dà per scontato e che invece è dono autentico del Signore!

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