Padre Ugo Molinari e don Giuliano Bertoli, preti che non fecero compromessi

Il ricordo di don Giorgio prete che per obbedienza e convinzione, si impegnò, con risultati positivi contro ogni speranza, a proporre il sacerdozio in tempi in cui una crisi gravissima si abbatteva contro i preti e molti appendevano la tonaca al chiodo, ha fatto emergere in me, altre due figure di preti che voglio ricordare perchè lo meritano.

Padre Ugo Molinari, prete somasco, parroco di Altobello.

Padre Ugo, che penso fosse proveniente dalla Somasca oltre ad essere un discepolo di San Girolamo Emiliani, esercitò negli anni difficili, attorno al ’68, il ministero di parroco di Altobello.

Ora quella zona s’è risanata, a quel tempo era ancora in subbuglio in cui povertà e prostituzione si accompagnavano come sorelle siamesi. L’intero apparato della parrocchia cominciò prima a scricchiolare per poi franare completamente. Ricordo che a San Lorenzo, a quei tempi, avevamo più di mille iscritti alle varie associazioni, dopo un paio di anni tutto era raso al suolo. Don Ugo, a differenza di tantissimi preti, che si lasciavano andare alla moda del tempo, blindò la parrocchia, continuò imperterrito il suo ministero e la comunità resistette al tornado della contestazione.

Don Ugo fu un prete che con saggezza, forza e santità salvò dal disastro della contestazione la sua comunità. Gli altri preti lo definivano “matusa” (così venivano chiamati i preti che i progressisti ritenevano reazionari e conservatori), ma egli riuscì a tenere in piedi l’ossatura della sua comunità.

Il ricordo di don Giorgio è per me collegato a quello di don Giuliano Bertoli, il rettore del seminario, altra figura di “prete resistente”.

I seminari di tutta Italia con il ’68 sbandavano, chiudevano o si davano alle sperimentazioni più spericolate, ma a Venezia don Giuliano, con il suo sorrisetto a mezz’aria, con un atteggiamento sornione ma con spirito saggio resistette alla moda del tempo, tenne ben fermo il timone e non si lasciò incantare né dalle sirene, né temette l’impopolarità. Finché visse a Venezia ci fu il seminario. Poi fu un’altra cosa!

Desidero ricordare questi preti saggi e coraggiosi quando quasi tutti si illusero di stare a galla scendendo a compromessi pericolosi che poi li travolsero!

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