Sono stato dal cardiologo, una valente e cara persona, che segue le vicende del mio vecchio cuore come se la cosa lo riguardasse personalmente. Sono stato contento del responso e molto e molto più contento dell’incontro.
Mi fa bene dialogare con questo illustre professionista che, con tono pacato e sicurezza professionale, dosa le medicine in modo che il cuore faccia la sua funzione con regolarità nonostante l’usura degli anni.
Le decisioni, che assieme al consiglio di amministrazione, sto prendendo sono abbastanza serie e perciò sono preoccupato di essere nelle condizioni di assolvere nel prossimo futuro, agli impegni che amerei non dovessero gravare poi su altri.
Quando uno è convinto della validità di un progetto trova sempre il coraggio di affrontare tutte le difficoltà che incontra sulla strada del suo realizzo, mentre diventa assai più difficile e gravoso portare il peso di progetti non condivisi o comunque non presi personalmente.
Io non ho alcuno dubbio sulla validità di offrire alla nostra città trecento alloggi protetti in cui altrettanti anziani in difficoltà economiche nel naturale avvicendamento, possono fruire per almeno i prossimi cent’anni, senza pesare su alcuno e così trascorrere gli ultimi anni della vita con dignità ed in autonomia.
Ed ho ancora meno dubbi che la chiesa locale debba aprire questa strada, dar testimonianza di questa attenzione, farsi carico di questa nuova povertà, se non vuol ridursi ad essere chiesa da sagrestia!
Per questo spero che il Signore, avvalendosi dei nostri medici, mi permetta di portare a termine questo obiettivo senza doverlo caricare sulle spalle di chi non sente queste mie convinzioni o che comunque non abbia intrapreso questa strada.
Nel cuor mio sto cedendo a tutti quelli che mi aiutano, direttamente o indirettamente, una porzione di “azioni”, da presentare all’incasso, a suo tempo, presso San Pietro, pur ché il don Vecchi di Campalto sia realizzato!
M’importa poco se il mio “patrimonio” sia ridotto, tanto io sono sempre stato favorevole ad un azionariato popolare!