Nei libri liturgici ed in particolare nel “Benedizionario”, vi sono preghiere e benedizioni per tutti i gusti, ma non ne ho trovato una specifica per far eleggere un segretario del Partito Democratico Italiano
Eppure questa operazione mi pare che sia un grosso problema che richiede tanta saggezza. Non è cosa di poco conto scegliere un segretario politico che blocchi il franare di questo partito che sta perdendo brandelli da tutti i lati, che non sa ancora scuotersi di dosso il massimalismo marxista e che non ha ancora tentato di coniugare le due anime, quella bianca e quella rossa, che finora sono convissute come separate in casa, tanto che a giorni alterni, ti fanno temere la separazione legale.
Nonostante le calure estive sono scesi in campo Franceschini e Bersani, uno ex scudo crociato e l’altro ex falce e martello.
Franceschini pare abbia dato una mano più spessa di colore sopra lo scudo, Bersani un po’ meno sopra la falce e martello, comunque chi è osservatore attento, s’accorge ancora del disegno precedente nonostante l’attuale tricolore in cui sono sfociati ambedue.
Bersani s’è dichiarato per un “partito combattente”, Franceschini, se continua come ha fatto finora, penso sia per un “partito insultante”.
Se il giorno si vede dal mattino, in ogni caso non c’è troppo da stare allegri!
Cosa si può fare in un frangente del genere, se non pregare.
M’è venuto in mente l’escamotage del Cardinale Roncalli quando ebbe a parlare con il generale De Gaulle per difendere una sessantina di vescovi francesi perché, a detta del generale, erano stati in qualche modo dei collaborazionisti con i tedeschi. Il futuro Papa pregò il suo angelo custode a mettersi d’accordo con quello del generale “Fra angeli” disse “è più facile che si accordino che tra noi poveri uomini!”
Dato che credo che sia quanto mai importante che ci sia un partito di centro-sinistra, di criterio e di buon senso, ho deciso di dire ogni giorno fino al congresso, un “Angelo di Dio” per Franceschini e uno per Bersani, e così sia!