Cristo è presente nelle nostre città

Anche quest’anno, in occasione della festa del Corpus Domini, che per me è la celebrazione dell’umanità di Cristo e, in senso più largo, dell’umanesimo cristiano, ho approfondito ulteriormente la verità di dove e come scoprire, oggi, il volto e l’umanità di Cristo.

Questa riflessione, per un certo lato, mi ha fatto intravedere delle verità inebrianti e da un altro lato ha ulteriormente messo in crisi una visione religiosa ritualistica, spesso avulsa dalle problematiche vere della vita.

Fino a non molti anni fa il mio animo era pervaso di ricordi dolci, pieni di nostalgia e di sentimento. Mi rifacevo alla processione, di primo mattino, per le vie del mio Paese nativo, con i bambini che spargevano petali di rosa ove sarebbe passato il Sacramento sotto il baldacchino portato da cappati. Univo il mistero dell’Eucarestia, quando da chierichetto suonavo il campanello mentre il parroco, quasi ansimando, pronunciava la formula della consacrazione: “Hoc est corpus meum!” e la gente che spesso si lasciava andare a qualche chiacchiera, durante la celebrazione, faceva finalmente silenzio. A quel tempo era verità unica ed assoluta che Cristo si rimpiccioliva nell’ostia bianca e nel vino genuino del calice.

Ora questa immagine è ancora presente nel mio cuore, ma la mia testa rincorre le altre affermazioni di Gesù: “Avevo fame, avevo sete, ero ignudo, ammalato, in carcere, senza tetto e tu?” oppure più serenamente, ma altrettanto decisamente il mio animo va al Cristo che sorride, accarezza, ama, s’arrabbia e chiama Erode, piange sulla sua città, oggi espresso dalla passione dal coraggio e dalla solidarietà di uomini e donne meravigliose che continuano a dare un volto vivo e pieno di fascino al Figlio di Dio.

Quando assumo il Pane consacrato, sento di abbracciare in maniera appassionata questo Cristo vivente presente nel volto e nelle azioni degli uomini migliori, discepoli autentici di questo Gesù che vive in Piazza, in fabbrica, allo stadio, nei supermercati o nelle periferie anonime della nostra città.

Spero che questa sintesi teologica non mi porti fuori dal cuore del popolo di Dio, ma è l’unica in cui riesca a credere e a dare pregnanza alla mia vita.

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