Si è concluso il lungo e tormentoso travaglio che darà alla luce il don Vecchi quattro.
Un anno fa, dopo che l’Ulss si era offerta di costruire, a proprie spese e in tempi brevi, la struttura per accogliere i familiari dei malati che giungono da luoghi lontani, nel nostro prestigioso ospedale dell’Angelo, abbiamo acquistato, col denaro destinato al Samaritano, il terreno e la struttura dell’ex Centro don Milani di Campalto.
Dapprima pareva che con pochi soldi si sarebbe potuto ristrutturare, ma quasi subito si è capito che bisognava prima demolire l’esistente.
Poi, dopo doverose ed opportune indagini, era velleitario e pericoloso avventurarsi nelle sabbie mobili di un complesso per extracomunitari come precedentemente si era sognato. Abbiamo abbandonato questo progetto perché era apparso sui muri che i sindacati avrebbero costruito presto l’albergo per i lavoratori stranieri, secondo perché abbiamo compreso che non avevamo nè esperienza, nè cultura, nè forze, soprattutto, per gestire una realtà tanta insidiosa ed impegnativa e terzo perché le richieste degli anziani non abbienti in cerca di un alloggio solidale stavano aumentando piuttosto che diminuire!
Pian piano è maturata la scelta di proseguire su un terreno noto e collaudato. Infine risolti i problemi di cubature, di permessi, di convenzioni col Comune, abbiamo affrontato ed impostato il problema finanziario.
Banca Prossima ci mette a disposizione la somma necessaria e noi ci impegniamo a restituirla al massimo entro 10 anni a tassi sopportabili!
Ora il dado è tratto. Da ora non possiamo che andare avanti!