Sono appena tornato dalla messa che ho celebrato in cimitero. Credo che sia stata in assoluto la messa con meno fedeli di quante ho celebrate negli ultimi quarant’anni.
I motivi che hanno determinato questa scarsità di partecipanti, sono molti. Stanotte è avvenuto il cambio dell’ora solare con quella legale e perciò la celebrazione si è anticipata di un’ora, oggi nel nostro territorio non possono circolare le automobili e il cimitero non è servito da mezzi pubblici, il cielo poi è cupo, color fumo di Londra ed una pioggerella uggiosa non cessa di cadere, la scarsa illuminazione della cappella ha fatto il resto.
Anche se il tema del Vangelo era uno di quelli che mi coinvolgono profondamente, la situazione mi ha messo in panne! Perciò il sermone è risultato impaniato e poco convincente, tanto che desidero rifare la mia predica a questa carta bianca del diario.
L’evangelista Giovanni scrive che dei greci che erano saliti al tempio per la Pasqua chiedono a Filippo: “Vogliamo vedere Gesù!” E’ la richiesta esistenziale degli uomini d’oggi!
E’ la ricerca di quel Cristo che tanti o tutti sperano sappia dare risposte agli interrogativi della vita, richiesta che è struggente ed universale anche se non sempre manifesta.
Allora Filippo con Andrea li accompagnano da Gesù, il quale fa una volta ancora la sua proposta.
Ma oggi da chi io li posso portare?
Per carità, no ad una delle tante messe smorte e passive, no certo a vedere la carità in una delle nostre parrocchie, perché non esiste o è del 1800!
No ove i cristiani fanno politica, perchè appartengono tutti alla casta! No ove si vuole pace, giustizia perché i discepoli di Cristo sono benpensanti e là ci sono i no-globals, no al pontificale, perché esso è più vicino al teatro che alla vita! No …! Ma allora da chi li porto? Neanche dalle suore di Madre Teresa di Calcutta, perché là c’è una fila infinita!
Stando così le cose, se non vogliamo cambiare, bisogna proprio che ci rassegniamo alla diserzione dei fedeli; essi vogliono vedere Gesù; non riti e cerimonie delle quali non sanno cosa farsene perché al cinema o alla televisione la fanno tanto di meglio!