A proposito di Berlusconi

Berlusconi ha ottenuto il suo trionfo in occasione della fondazione del “Popolo della Libertà”!

Anche i suoi avversari più accaniti, pur a denti stretti, sono stati costretti a riconoscergli la sua bravura.

Abbiano visto, alla televisione, un popolo esultante, felice, concorde, tutto proiettato in avanti ed orgoglioso del proprio leader carismatico.

Non sono proprio certo che all’interno ci sia la coesione tanto conclamata, anzi temo che aspirazioni, ambizioni siano ben presenti, ma che siano astutamente occultate per manifestarsi a tempo debito!

Berlusconi è certamente tanto bravo a tener la briglia ed incoraggiare, dirigere e frustare tanti cavalli irrequieti e bizzosi. Quello che però mi ha sorpreso è che questo capo, di indubbie capacità, non sia ancora pago dell’autorità che si è conquistata sul campo e che, a parer suo, non è ancora sufficiente per poter ben governare.

Il popolo e la gente pare che, tutto sommato, sia contenta di quest’uomo che mostra coraggio, determinazione e che si impone con autorità, perché è certamente stufo delle divisioni, degli estremismi, delle risse e delle utopie sconclusionate di certi personaggi e certi movimenti che pare non abbiano mai i piedi per terra.

Molti sono convinti che sia Berlusconi ad imporre questa via e questo stile un po’ autoritario e decisionista.

Io sono invece d’accordo con un mio vecchio maestro che affermava che, non è un uomo che impone una certa linea, ma invece il popolo, la gente e l’opinione pubblica che promuovano un uomo con una determinata linea.

Oggi la nostra gente vuole concretezza, ottimismo, principi sani, buon governo, uomini che sappiano governare ed imporsi perché ha ormai la nausea di mentalità, comportamenti da centri sociali, da no-globals, da nostalgie di un mondo sconfitto dalla storia.

A me spiace che Veltroni sia fallito nel suo intento, anzi l’abbiano fatto fallire i suoi “amici”.

Due uomini del genere, diversi ma pur simili, ci avrebbero dato la possibilità di un’alternanza che avrebbe favorito or l’una or l’altra tendenza che essi rappresentavano per ottenere il meglio per il Paese!

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