Qualche giorno fa mi ha telefonato un funzionario della Ulss, che opera nel territorio di Favaro-Carpenedo, per presentarmi una sua collega infermiera che aveva un piacere da chiedermi. Il problema che questa signora mi chiedeva si presenta abbastanza di frequente e sempre in maniera drammatica.
Lei aveva preso una badante per sua madre però, alla prova dei fatti, aveva capito che era preferibile alloggiare a Villa Lucia, sua madre, perché in quella struttura, una volta che non fosse stata più autosufficiente, la casa di riposo di via Spalti l’avrebbe automaticamente accolta, poiché la villa sul viale Garibaldi è parte integrante della stessa casa di riposo.
Essendosi affezionata e stimando questa ragazza moldava di 25 anni, che aveva dovuto, gioco forza, licenziare, le piangeva il cuore vederla angosciata cercare disperatamente una stanza per dormire. Quando l’infermiera venne da me la ragazza moldava aveva ottenuto, da una connazionale, il favore di poter dormire, per due tre giorni al massimo, con lei, nello stesso letto ad una piazza, una da testa e una da piedi.
Mi trovai come sempre sgomento, ed incapace di darle neppure un consiglio. Per casi del genere non ci sono assolutamente soluzioni di sorta nella nostra città!
Mi raccomandai a nostro Signore; che potevo fare altrimenti? Se non che il buon Dio ebbe pietà di me e soprattutto di lei!
Il mattino successivo mi telefonò una vecchietta ottantenne, precisamente la mia età, che aveva paura di dormire sola e mi chiese aiuto. Non feci altro che incrociare i numeri di telefono, e come si suol dire, presi “due piccioni con una fava!”
Ma nel mio cuore si acuiva un altro dramma: “Possibile che le 28 parrocchie di Mestre non possano dotarsi di una struttura per rispondere a questi drammi?
Credo che alla sette piaghe della Chiesa indicate da Rosmini, seppur tardivo, beato Rosmini, se ne debba aggiungere un’altra: l’insensibilità delle parrocchie ai drammi del nostro tempo!
Quando penso che ben 50 anni fa i nostri vecchi preti, che non avevano conosciuto il concilio e non andavano a tante riunioni, avevano creato a Mestre la “Casa della giovane”!
E’ inutile stracciarsi le vesti per gli stupri, la prostituzione e dintorni se non muoviamo un dito per aiutare chi è in difficoltà!