Da “LETTERA APERTA”- 6 maggio 2018

Da “LETTERA APERTA” 6 maggio 2018
Settimanale della parrocchia dei Santi Gervasio e Protasio di Carpenedo.

Mi pare opportuno pubblicare l’articolo di mons. Mario Ronzini che da quasi un anno s’è offerto di collaborare con questa parrocchia. Don Mario un paio di settimane fa è stato colpito da un infarto. E’ bella la serenità con cui ha affrontato l’evento e le parole positive con le quali presenta la sanità di Mestre.

Mi pare opportuno pubblicare pure le esperienze di avanguardia della scuola materna della parrocchia, mosca cocchiera delle scuole d’infanzia della città, che pur discriminate da Stato, Regione e Comune, riescono ad essere le migliori della città.

Infine riporto un articolo sulla vita scout, con la speranza che le nostre parrocchie si aprano allo scoutismo, il movimento che riesce ancora ad interessare e formare i nostri giovani.

don Armando

BRICIOLE
di don Mario Ronzini

Cronaca di un malore

Da tanti mesi avevo organizzato una “gita” con don Eraldo, prete veneziano nonché caro amico residente nella Casa del Clero di Treviso, per andare a visitare ad Eraclea un nostro confratello, da poco tempo parroco “pensionato”. Qualche giorno prima don Eraldo mi aveva detto di essere raffreddato e che mi avrebbe confermato l’uscita “fuori porta” la sera della vigilia. La sera del 17 aprile, mi ha telefonato dicendomi che aveva ancora qualche problemino e che, quindi, era meglio rinviare. È stata una decisione provvidenziale! Il mercoledì 18 mattina – mentre facevo qualche esercizio di ginnastica secondo quanto mi era stato raccomandato dalla fisioterapista del Policlinico San Marco, dove stavo completando il ciclo di riabilitazione cardiologica con risultati eccellenti, ho sentito come una strana sensazione al petto. Non un dolore, ma un disagio che andava gradatamente aumentando, accompagnato da una abbondantissima sudorazione. Ho telefonato subito; erano le sei e quindici, al carissimo Franco Del Piccolo, il cardiologo al quale faccio riferimento da quando sono arrivato qui a Carpenedo. Mi ha detto: “Sta tranquillo, arrivo subito, chiamo io il 118”. Dopo cinque minuti, quasi in contemporanea, avevo in stanza don Gianni, il dottor Del Piccolo, due infermieri arrivati a sirene spiegate e anche don Silvano Bellomo che era stato nostro ospite in canonica durante la notte. Subito ho sentito mormorare la parola: “Infarto, codice rosso”. Tutto poi è andato di conseguenza. Le carte riferiscono che sono stato ricoverato in sala di emodinamica con “riscontro di stenosi critica ostiale del 100% in coronaria destra; eseguita ricanalizzazione con tromboaspirazione manuale con stenting diretto medicato! il successivo decorso è stato regolare e privo di complicanze”. Qualcuno vorrà sapere se ho avuto paura Direi proprio di no. I chirurghi durante l’intervento mi spiegavano tutti i passaggi e mi anticipavano le sensazioni che avrei provato; solo per un momento mi è parso di morire… Il mio pensiero prevalente è stato “Sia fatta la tua volontà!”. Dopo una settimana ho potuto partecipare con gioia alla celebrazione delle Prime Comunioni in parrocchia. Devo ringraziare innanzitutto il Signore che mi vuole ancora per un po’ di tempo a lavorare nella sua vigna e poi: i cardiochirurghi, il personale sanitario in genere che mi ha curato e trattato in modo eccellente e le tantissime persone che mi hanno accompagnato con la preghiera, il ricordo e l’affetto.

TERRAGLIO VOLLEY

Bellissima esperienza di avvicinamento alla pallavolo per i bimbi delle sezioni dei grandi del Germoglio. Un sincero ringraziamento a Stefano, papà di Lucia e ai suoi collaboratori della Terraglio Volley per l’entusiasmo trasmesso ai nostri ragazzi. Speriamo che le varie esperienze a loro proposte, costituiscano uno stimolo efficace per far si che lo sport entri nella loro quotidianità.

Fiorella Vanin

SCOUT: IL CHALLENGE

Nel fine settimana del 7-8 aprile i ragazzi del Noviziato hanno preso parte al Challenge. Il Challenge è un evento che vede coinvolti ogni ‘anno tutti i Novizi della zona, si tratta di una vera e propria sfida di due giorni durante la quale i ragazzi, divisi a gruppetti di due o tre, devono affrontare una serie di prove e ottenere il punteggio più alto per poter vincere. Le prove da superare sono numerose e impegnative, ad esempio si tratta di attraversare un tratto del Piave in canoa, o arrampicarsi su una parete di roccia, o dimostrare le proprie abilità espressive, o di atleti, osservatori, campeggiatori, cuochi, soccorritori e via dicendo… Come l’anno scorso, anche quest’anno al Challenge hanno partecipato non solo i ragazzi della zona di Mestre, ma anche quelli delle zone di Venezia e Belluno, per un totale di oltre cento ragazzi e più di 60 squadre. L’evento si è svolto nel comune di Soverzene, una splendida cittadina circondata dalle Dolomiti, presso la quale i ragazzi hanno trovato una calda ospitalità da parte della cittadinanza e dell’amministrazione locale, tant’è che il sindaco, oltre ad aver concesso gratuitamente l’utilizzo di una sala comunale per lo svolgimento delle attività serali, ha tenuto a salutare i ragazzi personalmente.

La bellezza di questo evento è che è pensato solo per i ragazzi di terza superiore che, per la prima volta senza la stretta supervisione dei loro capi, devono arrangiarsi non solo nell’affronta-re le prove, ma anche nella lettura delle mappe, negli spostamenti (rigorosamente a piedi!), nel montaggio delle tende e nella preparazione dei pasti. Insomma, un’occasione unica per sperimentarsi al 100% in una sfida tra pari in un ambiente protetto ma sconosciuto, il tutto vissuto nello stile scout che ci contraddistingue. Il Challenge è un evento al quale si partecipa una sola volta nella vita e per questo ognuno lo ricorda con chiarezza e spesso un po’ di nostalgia, quel che è certo è che i nostri ragazzi lo ricorderanno con orgoglio, infatti la squadra composta da Emma, Francesca e Lucia si è guadagnata il titolo di vincitrice femminile del Challenge ottenendo il primo premio! E anche la parte maschile del Noviziato può dirsi orgogliosa della propria partecipazione, non tanto per il punteggio ottenuto, ma per aver saputo mettere a disposizione le proprie doti di cantanti e musicisti per la serata e la Messa. Noi Maestri dei Novizi siamo molto contenti delle capacità dimostrate dai ragazzi, le premesse per il campo estivo che ci attende sono ottime!

Valeria e Filippo

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