Quella piccola libreria in via Verdi…

Fino ad una trentina di anni fa operava anche a Mestre una giovane congregazione religiosa, fondata da don Alberione, che si occupava prevalentemente della stampa e dei mass-media.

Queste suorette paoline gestivano in via Verdi una piccola libreria sempre  affollata di sacerdoti e di cristiani che cercavano pubblicazioni di carattere religioso e films per i loro patronati. Suddette suore allestivano frequentemente mostre di libri nei sagrati delle chiese della città e spesso passavano per le case per la diffusione della “buona stampa”. Erano quei tempi in cui il periodico “Famiglia cristiana” aveva in ogni parrocchia decine e decine, talvolta perfino centinaia, di lettori.

Poi suddette suore tutte giovani, motivate ed intraprendenti, che davano l’impressione di essere l’ultima e più bella edizione di giovani donne consacrate a Dio e ai fratelli, passarono in via Poerio in una libreria più vasta, più in centro e più moderna. Ma la freschezza e l’entusiasmo pareva spegnersi a poco a poco e s’avvertiva più aria di bottega che di apostolato.

L’attività esterna scomparve completamente, finché un brutto giorno, si ritirarono in una loro casa di Treviso e subentrò la libreria S. Michele, gestita dalla parrocchia.

Meglio poco che niente, però il personale dipendente pare non abbia lo slancio, la motivazione e l’intraprendenza di chi si rifaceva allo spirito di S. Paolo, l’apostolo delle genti.

Nella chiesa della mia città, salvo qualche lodevole eccezione, pare che si respiri aria di rassegnazione e di resa. Tutto questo alla mia età fa male, molto male. Il mio ideale di chiesa rimane quello d’assalto non quella di ripiegamento come ora sembra di moda.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.