Da ”SAN NICOLÒ E SAN MARCO” – 11 marzo 2018
settimanale della comunità cristiana di Mira
Segnalo, come sempre, gli “Appunti di don Gino”, perché sono convinto che questo sia uno dei mezzi più importanti perché un parroco si faccia conoscere dai suoi parrocchiani e riesca a comunicare con loro.
Segnalo della cronaca parrocchiale “Un incontro su don Milani” e pure un incontro il 18 marzo in chiesa con gli extracomunitari della zona.
don Armando
Appunti… di don Gino Cicutto
FEDE E CONSOLAZIONE
Il Santuario di Borbiago è, nel nostro territorio, un luogo di fede e di consolazione. Da secoli tanta gente va a pregare la Madonna in questo luogo semplice e bello; va a rinnovare la sua fede e soprattutto va a cercare consolazione. Dalla nostra memoria cristiana non può essere cancellata l’immagine di Maria sotto la croce di Gesù. Stare anche noi, con Maria, sotto le croci della vita è proprio il gesto del sostegno e della consolazione. In questo luogo ho celebrato il commiato cristiano per Diego, morto a quarant’anni per una malattia rara e devastante. Per la sua mamma, per la sposa e per le figlie, per i tanti amici presenti alla preghiera, ho chiesto alla Madonna il dono della fede e della consolazione. Il Santuario di Borbiago continua cosi ad essere un luogo benedetto dal Signore, una casa dove incontrarsi per condividere le fatiche della vita ma anche la grande speranza che la morte non può essere l’ultima parola sulla vita. L’ultima parola ce l’ha il Signore ed è una parola di vita. Nessuno può privarci di questa fede e di questa speranza.
L’ORGOGLIO
L’orgoglio è certamente un difetto, un vizio che talvolta entra nel cuore e ci fa sentire superiori agli altri, tanta da vantarci delle nostre capacità e farci giudicare gli altri. Ma c’è anche un “santo orgoglio” che si manifesta con una gioia del cuore e ci porta alla riconoscenza e alla lode al Signore. E’ l’orgoglio dei genitori verso i propri figli o dei figli verso i propri genitori. Nella Bibbia c’è il “santo orgoglio” di un popolo che si ritiene amato dal Signore tanto da avere una vicinanza e una Legge che stupisce per la sua bellezza e che impegna in maniera seria nella sua osservanza e nell’impegno di custodirla e di trasmetterla alla generazioni che si susseguono sull’orizzonte della vita. Si può essere “orgogliosi” di essere cristiani? Credo proprio di sì. Dove di trova una proposta di vita così bella e straordinaria come quella proposta dal Vangelo? Ma questo “santo orgoglio” diventa un impegno serio, quotidiano, a vivere la vita lasciandoci guidare dalla Parola del Vangelo. Solo questo orgoglio ci verrà perdonato, diventerà anzi quella luce che può illuminare la strada della vita di quanti ci incontrano.
GESÙ ARRABBIATO
Nel grande Tempio di Gerusalemme Gesù si arrabbia, come mai l’abbiamo visto, perchè il luogo della preghiera è stato trasformato in un luogo di mercato. Oggi può capitare ancora. Gesù si arrabbia quando trova in noi una religiosità senza fede, che s’accontenta di dire: “Signore, Signore” ma non è disposta a fare la volontà del Signore: Oppure quando c’è una preghiera senza amore, di quell’amore che non guarda soltanto il Signore ma apre gli occhi del cuore ai fratelli. Ma anche quando c’è una vita senza amore, dedita soltanto a cercare il proprio tornaconto passando sopra anche all’onestà e alla giustizia. Se il Signore si arrabbia vuol dire che lui ci tiene ad un rapporto che sia vero, onesto, rispettoso della sua Parola, un rapporto che abbia le sua caratteristiche che sono la misericordia e il perdono, la sincerità e la verità.
INCONTRO SU DON MILANI
Lunedì 12 marzo, alle ore 20.45. presso il patronato s. Nicolò, si terrà una serata di riflessione su don Lorenzo Milani., condotta da Vincenzo Beninato. Il titolo dell’incontro è: “La Parola liberante: la spiritualità di don Lorenzo Milani”. Questo incontro vuole mettere in luce soprattutto la spiritualità di questo prete fiorentino che ha trovato nella sua fede e nella riflessione sulla Parola del Vangelo il motivo e la forza del suo impegno a favore dei poveri e dei ragazzi di Barbiana.
LA RELAZIONE
“La relazione è incontrare l’altro per quello che porta in dono”. A partire da questa convinzione Domenica 18 marzo, alle ore 19.30, nel patronato s. Nicolò ci sarà un incontro speciale con alcuni amici “stranieri” che sono presenti in mezzo a noi. per ascoltare le loro storie e condividere con loro una piccola “cena”, preparata da loro. Sono alcuni ospiti di “Casa s. Raffaele’, della Cooperativa Olivotti. A questo incontro invitiamo tutti, particolarmente quanti desiderano instaurare una relazione vera e rispettosa con questi “amici” che sono tra noi per cercare una vita migliore e per portarci in dono la loro sensibilità e la loro cultura. E’ un piccolo segno di accoglienza che desideriamo condividere.