Da “LETTERA APERTA” – 31 dicembre 2017

Da “LETTERA APERTA” – 31 dicembre 2017
settimanale della parrocchia dei santi Gervasio e Protasio di Carpenedo

Il periodico, con le sue consuete otto facciate A3, riporta notizie, commenti e problemi in gran numero. Per chi è interessato alle problematiche pastorali delle parrocchie “Lettera aperta” è tutto da leggere.

Comunque segnalo alcuni articoli che mi paiono i più significativi.

I dati della parrocchia. Questo articolo permette di capire le osmosi tra parrocchia e parrocchiani (il calo demografico, la quasi scomparsa dei matrimoni religiosi, la forbice sempre più larga tra nati e morti).

L’attività del gruppo San Camillo che si occupa degli ammalati e dei vecchi.

Il corso prematrimoniale che finalmente diventa interparrocchiale.

La benedizione degli animali che pare siano diventati degni di attenzione come i bambini (vedi la popolazione dei cani).

don Armando

I DATI DELLA PARROCCHIA
in primo piano

Già fin d’ora possiamo dare un primo bilancio della vita della parrocchia, quello forse più prezioso, perché riguarda le persone della nostra comunità. Indichiamo con chiarezza la situazione. Nel 2017 abbiamo avuto 31 Battesimi, 8 dei quali di residenti in parrocchia e gli altri da fuori (nel 2016 furono 44 e 11 residenti qui). Nell’ultimo anno ci sono state 74 prime Comunioni (di quinta elementare). Fra questi ragazzi 28 erano residenti qui. L’anno prima ce ne furono 52 e 31 figli di famiglie nostre. Quanto alle Cresime: nel 2017 ce ne sono state 64 con 34 residenti (71 e 28 nell’anno precedente). I Matrimoni invece sono stati 11 negli ultimi 12 mesi, ma soltanto tre coppie residenti in parrocchia. L’anno prima i dati sono stati inferiori: 9 Matrimoni con 4 coniugi residenti. Funerali: al 23 dicembre sono stati 75 dei quali 45 abitanti nelle nostre strade, poco più del 2016 quando le sepolture sono state 70 con 43 nostri residenti. Fin qui i dati crudi che ciascuno può interpretare come meglio ritiene. A mio parere ne risulta che:

– la parrocchia invecchia e perde residenti. La forbice morti e nati che abitano qui si allarga sempre più. Tanto più che ai dati riportati qui sopra andrebbero aggiunti i funerali in cimitero e quelli laici (in aumento). Pochi sono invece i bambini non battezzati. Quasi mai una coppia giovane viene ad abitare qui. Torna semmai quando i figli hanno qualche anno di vita (dati rilevati dalla benedizione delle famiglie);

– i matrimoni restano davvero pochissimi. Non perché tutti facciano la liturgia civile, ma per il fatto che prima di compromettersi le coppie aspettano. Bisogna osservare che questo non riduce comunque la percentuale delle separazioni;

– i non residenti mollano per primi un percorso di fede. Basta guardare per esempio i dati dell’attuale prima media, l’anno dopo la comunione e in preparazione alla cresima;

– i funerali sono in aumento costante. Attenzione però, perché negli ultimi mesi si è abbassata drasticamente l’età media per le sepolture: da fine settembre a Natale 8 adulti fra i 42 e i 52 anni.

Queste le considerazioni che per prime mi scendono dalla penna. Neanche di striscio ho voglia di arrendermi, ma se ho riportato queste indicazioni è perché domando a tutti di pensarci, di rimboccarsi le maniche e di favorire la ripresa anche nella nostra comunità.

don Gianni Antoniazzi.

TESTIMONIANZA
il Gruppo San Camillo

Non è a caso che il Gruppo sia intitolato a San Camillo, perché la spiritualità, l’ideologia ed il messaggio di questo Santo vogliono essere la nostra guida. San Camillo è stato un campione del volontariato gratuito nel campo dell’assistenza, non solo nelle strutture ospedaliere del tempo,

ma anche presso il domicilio di bisognosi, vecchi, orfani, persone sole, gente senza alcun appoggio. Cerchiamo di venire incontro ai numerosi bisogni nelle case dove la solitudine, la vecchiaia, l’infermità invocano aiuto e solidarietà. Offriamo gratuitamente parte del nostro tempo alle persone sole o anziane della nostra parrocchia e prendiamo a cuore i loro problemi.

Il nostro principio fondamentale è che la parrocchia venga vista come una unica grande famiglia e di conseguenza si comporti come tale. Nessun parrocchiano dovrebbe sentirsi abbandonato e lasciato solo tra le sue quattro mura. In sostanza il nostro Gruppo vuole fungere da cinghia di trasmissione o cordone ombelicale tra la parrocchia e queste persone, che il più delle volte escono pochissimo o per nulla dalle loro case. A tal fine portiamo in queste case messaggi e lettere del parroco in particolari occasioni quali, ad esempio, la Madonna della Salute, Natale, Pasqua, ecc., oltre a riferire notizie su ciò che succede nella vita parrocchiale. Avvisiamo anche i sacerdoti, oppure il diacono o i ministri, quando queste persone desiderano ricevere i sacramenti. In tal modo cerchiamo di far capire ai nostri assistiti che anche loro fanno parte a pieno titolo della grande famiglia della parrocchia. E soprattutto che non devono sentirsi parte passiva ma ben attiva perché, e questo glielo ricordiamo sempre, tutti noi abbiamo bisogno delle loro preghiere. Cosa fa in concreto il nostro Gruppo per queste persone? Forse posso ripetere, a tale proposito, una frase di Madre Teresa di Calcutta: “Non possiamo fare grandi cose ma piccole cose con amore”. Posso dire che le persone che seguiamo, talvolta anche per molti anni, finiscono per fare parte della nostra vita, ci affezioniamo a loro e a nostra volta sentiamo il loro affetto. Il più delle volte ci rendiamo inoltre conto di rappresentare per i nostri assistiti un valido punto di riferimento. È importante la continuità del rapporto. Certo, anche noi possiamo assentarci per ferie, malattia o avere dei problemi. In questi casi telefonate, letterine o cartoline fanno comprendere alle persone assistite che non vengono dimenticate e, se venissero ricoverate in ospedale o accolte in una struttura per anziani, le nostre visite non cesserebbero. Il nostro Gruppo si riunisce ogni primo mercoledì del mese con un sacerdote ed il diacono per scambiare idee e proposte e parlare dei problemi che ci riguardano. Una preghiera e la lettura di un testo riferito alla nostra attività ci danno nuovi impulsi e nuova energia per il nostro operare. Volentieri parleremmo del nostro Gruppo con chi avesse un po’ di tempo.

Segreteria parrocchiale tel. 041 5352327

FIDANZATI
Permettetemi di ricordare ancora il corso fidanzati che inizia da sabato 13 per le 5 parrocchie della nostra collaborazione pastorale. È rivolto a tutti i giovani che mettono in conto il matrimonio nel 2018 o nei primi mesi del 2019. Il corso è aperto anche a coloro che volessero conoscere il Vangelo in relazione alla coppia, e dunque invitiamo anche quelli che vivono di un amore stabile e non hanno ancora fissato il matrimonio oppure non potranno celebrarlo per le più diverse ragioni. Vi aspettiamo. Iscrizioni in segreteria (0415352327).

BENEDIZIONE DEGLI ANIMALI
Desidero annunciare fin d’ora che sabato 20 gennaio, alle ore 15.00, davanti alla chiesa, ci sarà la benedizione degli animali. Bisogna sapere che mercoledì 17 si celebra la memoria di Sant’Antonio abate, monaco egiziano molto legato, nella tradizione cristiana, agli animali. Qui in parrocchia attendiamo il primo sabato utile e in quell’occasione, facendo memoria anche del Santo del III secolo d.C, daremo la benedizione alle creature ugualmente amate dal Signore.

Chi volesse portare i propri animali ricordi che, per i cani, è necessario provvedere al guinzaglio ed eventualmente alla museruola. Lo scorso anno è andato tutto bene, ma sarebbe un peccato se qualche animale dovesse rovinare la celebrazione per aggressività verso gli altri.

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