Da “INSIEME” – 17 dicembre 2017

Da “INSIEME” – 17 dicembre 2017
settimanale della parrocchia di San Giovanni Evangelista della Bissuola

In questa parrocchia batte un cuore di natura neocatecumenale. In rapporto a questa identità, riporto due notizie interessanti che sono collegate a questo movimento ecclesiale. La prima: una relazione circa “il salvataggio” di un nascituro attraverso il “Progetto Gemma”. La seconda: una missione popolare a Caorle, Santa Margherita e Brian, diretta da due padri passionisti con l’apporto di vari gruppi ecclesiali. Anche questa esperienza pastorale mi pare di grande interesse.

don Armando

Progetto Gemma Mestre

La presidente Brunella del Centro aiuto alla Vita ci scrive che il percorso di sostegno alla vita da noi avviato nel novembre 2016 a favore di mamma Viviana e del suo bambino Braian è giunto a termine. Ricordiamo, che Viviana ci aveva commossi per la determinazione con la quale voleva portare avanti la sua gravidanza, nonostante il parere sfavorevole dei medici e dei pesanti problemi familiare ed economici che lei e il marito stavano vivendo. Allora decidemmo di offrire loro il nostro aiuto.

“Il piccolo Braian ha da poco festeggiato il suo primo compleanno. E’ stato un anno molto impegnativo per la sua famiglia a causa dei problemi legati soprattutto alla mancanza di lavoro. Noi li abbiamo seguiti con impegno e costanza … Il percorso fatto è stato notevole. Anche se i problemi economici restano, ora la situazione è più serena i genitori sono molto soddisfatti dei loro bambini. Vi ringraziamo per aver contribuito e rasserenato con il Vostro aiuto questa famiglia che si associa a noi per salutarvi con gratitudine”. (Cav di Mestre)

Partecipare a gesti come il Progetto Gemma, non sono solo a sostegno delle nascite in difficoltà, ma ci rendono partecipi della costruzione del futuro del nostro futuro, perché i figli sono il futuro di un Paese. Scrive Papa Benedetto: “oggi i figli vengono visti come una minaccia per il presente come se ci portassero via qualche cosa della nostra vita … Essi non vengono sentiti come una speranza, bensì come un limite del presente”. Con questa mentalità crescente I’Italia e l’Europa stanno perdendo la propria capacità vitale. Il numero dei decessi ha superato quello delle nascite e se andiamo avanti così tra 10 anni avremo 40% di bambini in meno e sarà l’apocalisse. Ci mette ancora in guardia Benedetto XVI “L’Europa non ama più se stessa… della sua propria storia vede oramai soltanto ciò che è deprecabile e distruttivo, mentre non è più in grado di percepire ciò che è grande e puro; essa fugge dalle cose proprie, dai propri valori… ma non può sussistere senza rispetto di ciò che è sacro.” La Vita in Primis. Senza figli, l’Europa sta morendo per auto consunzione visto che ha deciso di rinunciare alle proprie fondamenta valoriali e alle proprie radici. Allora il nostro futuro di chi sarà se l’Europa non appartiene più alla sua Storia, se disprezza la sua Cultura e i suoi Valori? Saranno forse gli immigrati e i loro numerosi figli a rimpiazzare questo vuoto? Si, se continua così rischiamo che alla fine del XXI secolo l’islam si prenda l’Italia e l’Europa. A differenza nostra i musulmani sono ben saldi nella loro identità, religione e cultura e si fanno avanti senza nessuna timidezza.

Ci lasceremo così portar via il nostro futuro?

Ma, voi direte: come potremo noi piccolo gregge arrestare questo macigno che avanza? Da dove ci verrà l’aiuto? È il momento di Ricordarci di Davide e Golia e di Chi guida la Storia.

È essenziale risvegliare in noi e attorno a noi la memoria di ciò che siamo e di chi siamo. La nostra appartenenza a Cristo e ai suoi comandi è più consistente di ogni cosa per non perdere noi stessi e non perderci nella menzogna di pensieri e di leggi diaboliche che in nome della libertà separano l’uomo da Dio e ci permettono l’uccisione di figli, anziani, ammalati terminali, famiglie.

Siamo davvero nelle mani di compratori di anime che vogliono toglierci la forza della Verità.

L’Anno Nuovo ci porterà in dono la Celebrazione della Veglia per la Vita 2018 che avverrà nella nostra Parrocchia alla presenza del nostro Patriarca. Pregheremo e rifletteremo insieme su ciò che sta accadendo, aiutandoci gli uni e gli altri a risalire con la mente e con il cuore al Principio, alla sorgente della Vita per chiedere innanzitutto per noi stessi che la Verità si sveli, ci afferri e ci purifichi. Da subito possiamo iniziare a domandare: “Scrutami o Dio e conosci il mio cuore” provami e conosci i miei pensieri: Vedi se percorro una via di menzogna “e guidami sulla via della vita”. (salmo 138)

In quell’occasione speriamo anche poter raccogliere nuove adesioni che possano incrementare nella nostra comunità la concreta partecipazione al sostegno alla vita con il Progetto Gemma.

Grazie Annie

Se tu conoscessi il dono di Dio
Grande missione popolare 3-17 Dicembre 2017

Le nostre Parrocchie di Caorle, S. Margherita e Porto S. Margherita-Brian stanno vivendo un tempo di due settimane dedicato alla “Missione popolare”. Di cosa si tratta? Aiutate dalla preziosa esperienza di alcuni sacerdoti Passionisti, religiosi con il carisma della missione e della predicazione, le nostre comunità parrocchiali e i vari gruppi e realtà che le compongono si stanno muovendo per due settimane di gesti, incontri, testimonianze, mostre e altre iniziative, che hanno lo scopo di far conoscere ancora una volta a tutti gli uomini e le donne che incontreranno la bellezza del messaggio cristiano!

Si sono mobilitati il Gruppo Sposi, la Caritas, le Comunità Neocatecumenali, gli amici di Comunione e Liberazione, il gruppo del Rinnovamento nello Spirito, la Corale, i giovani, i Gruppi d’ascolto, i bimbi del catechismo, l’asilo delle suore e, perfino un gruppo di artisti di Caorle.

Questo è infatti lo scopo della missione: che tutti coloro che abitano il nostro territorio possano accorgersi che i cristiani ci sono e che custodiscono ancora una Parola vera e bella da offrire agli uomini del nostro tempo; notizia sempre viva, sempre vera, capace di riempire di senso la vita! Il titolo della Missione è: “Se tu conoscessi il dono di Dio!“. Sono le parole che Gesù disse alla donna Samaritana incontrata presso un pozzo (Gv 4), e che, durante la missione popolare continuano a riecheggiare nelle chiese, per le strade, nelle case, nei luoghi di lavoro!

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