Tutti sono convinti che un prete più diventa vecchio e più gli riesca facile predicare, potendosi rifare a discorsi già fatti in precedenza.
Per me le cose non stanno proprio così, anzi confesso che più vado avanti con gli anni e più mi diventa difficile e faticoso commentare la parola del Signore.
Nel passato, come d’altronde continuo a fare, quando preparo la predica fisso in un foglio gli appunti, lo schema del discorso che sto per fare. Un tempo li custodivo sperando che mi potessero tornare utili, poi avendo capito che non mi sarebbero più serviti a nulla perché mi sembravano pensieri morti o perlomeno avvizziti, finii per buttarli via.
Anche oggi continuo a fissare i pensieri sulla carta, ma ora a differenza del passato, butto subito gli appunti nel cestino, sapendo con certezza che il pensiero vivo si sviluppa, cresce, si modifica, si adegua alle attese della gente, che vive oggi e poi muore e non serve più!
La quarta domenica di avvento si è letto la pagina di Luca che racconta l’Annunciazione, ossia la proposta che Dio, per mezzo dell’Angelo, fece a Maria. Ho tentato con tutte le mie risorse di aiutare la piccola assemblea, riunita in ascolto attorno all’altare, a decodificare il messaggio, di liberarlo da tutte le impalcature fatte dalla tradizione dalla letteratura e dalla teologia, riducendo l’evento ad una illuminazione integrale, che una brava ragazza ebrea ebbe, illuminazione che sconvolgeva tutti i suoi progetti. Parlai del suo disagio della sua paura e delle sue perplessità, finendo ella però con un atto di fiducia, dicendo a Dio “Eccomi, sono pronta, mi abbandono a te!”
Conclusi tentando di far fare anche agli ascoltatori l’esperienza di Maria che determinò la salvezza.
“Oggi l’Angelo parla a noi, ognuno ha i propri progetti, i propri sogni, la paura, la preoccupazione e la coscienza della propria fragilità. Dio ci chiede di fidarci di Lui, di adeguarsi al suo progetto, di seguirlo sulla sua strada, a noi non resta che dirgli di sì e di fidarsi di Lui”.
Quando terminai non si sentiva neppure un respiro, spero proprio che tutti i presenti abbiano detto di sì al progetto di Dio nei propri riguardi!