Da “DIMENSIONE PI” – 24 settembre 2017

Da “DIMENSIONE PI” – 24 settembre 2017
settimanale della parrocchia di San Marco di viale San Marco

Don Mario Liviero, parroco di questa comunità cristiana, nel suo articolo di fondo mette il dito sulla piaga dell’abbandono della pratica religiosa dei ragazzi che hanno ricevuto la cresima.

Le espressioni con le quali questo parroco denuncia questo abbandono, che poi è comunissimo in moltissime parrocchie, sembrano un lamento, esprimono angoscia e delusione, tanto da augurarsi che sarebbe stato meglio che questi ragazzi non avessero partecipato al relativo corso di preparazione a questo sacramento. Io, pur con grande rispetto e condivisione dell’amarezza, sono però convinto che comunque vale la pena seminare qualsiasi siano le difficoltà, le previsioni, gli abbandoni, perché la semente sparsa con convinzione e generosità finisce, prima o poi, per germogliare. Ricordo una pagina di “Anni verdi” del Cronin. Questo autore, che aveva pure lui abbandonato la pratica religiosa, avendola ritrovata racconta di un adolescente che per sottolineare il suo rifiuto lancia una pietra contro il rosone della chiesa nella quale aveva ricevuto la sua formazione religiosa. Il vecchio parroco lo rincorre e gli dice: «Ricordati che se anche tu oggi volgi le spalle a Dio, Egli continuerà ad amarti e a rispettarti». Questa è la logica del Padre del Figliol Prodigo.

La chiesa deve rimanere sempre con le porte aperte e il prete deve continuare a “sperare contro ogni speranza”!

Postcresima

L’11 febbraio scorso abbiamo celebrato il Sacramento della Cresima per 35 ragazzi e ragazze della nostra parrocchia. Da quel giorno alcuni di loro non hanno più messo piede in chiesa. Lo si sapeva che sarebbe successo questo. Non sarebbe stato meglio che avessero fatto un passo indietro prima, senza disonorarsi, disonorare la parrocchia e il Sacramento? Ma c’è il motivo per cui non si sono tirati indietro prima: in queste occasioni si hanno dei regali, anche importanti, e si racimola un po’ di soldi…perché perderla questa occasione!!!… i nostri giovani imprenditori!!! Ma noi li aspettiamo ancora. La parrocchia non vuole negare i Sacramenti a nessuno. Come dice il Papa, non siamo padroni ma amministratori, servitori dei doni di Dio; non facciamo pagare il dazio a nessuno. Questi ragazzi sono in un periodo particolare della vita, sono affascinati da tante cose, devono fare delle scelte e per questo vanno aiutati. Il Signore Gesù stesso va loro incontro proprio con questo Sacramento con il quale fa dono dello Spirito santo che è luce per vedere, forza per avere il coraggio di fare le scelte giuste anche se impegnative e contro corrente, vento impetuoso per buttare all’aria abitudini incartapecorite e senza valore. Perciò ci diamo da fare perché tutti comprendano, gustino e siano contenti dei doni del Signore, li accolgano bene e con gioia e li facciano fruttificare.
Chiediamo anche alle famiglie di mettersi sulla stessa lunghezza d’onda, sicuri che vogliono il meglio per i loro figli, sostenendoli nelle inevitabili difficoltà e dubbi che tutti incontriamo.
Per questo la parrocchia invita i neo cresimati a continuare insieme il loro cammino di fede e ad essere fedeli all’incontro con il Signore nell’Eucarestia domenicale. In Gesù e nello Spirito Santo è la nostra forza.
Da anni nella parrocchia ci sono dei gruppi postcresima, nati proprio dopo la celebrazione del Sacramento per sostenere i ragazzi nell’impostare cristianamente la loro vita e nell’affrontare bene l’adolescenza in cui si stanno inoltrando. Sarà probabilmente un periodo in cui si mette in discussione tutto, anche ciò che si è appena scelto. Non c’è problema, è giusto sapere e approfondire ciò che si crede, perché lo si crede… Preoccupa non chi pensa ma chi non pensa. Cogliamo l’occasione per ringraziare le persone che hanno seguito questi gruppi negli anni passati e le invitiamo a fissare i nuovi orari e percorsi. Con i cresimati 2017 stabiliremo a breve contenuti e orari.
La parrocchia è un grande cantiere che ha sempre bisogno di tanto personale.
Accogliamo l’invito del Vangelo di oggi che parla di un padrone che a tutte le ore esce in piazza a cercare operai per la sua vigna: non vuole vedere disoccupati, c’è sempre tanto da fare, ogni anno: “Andate anche voi a lavorare nella mia vigna”

don Mario Liviero

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