Appelli caduti nel vuoto

Carissimi amici, sono consapevole che spesso approfitto della vostra cortesia e benevolenza, comunque per vostra consolazione vi preannuncio che con la fine di quest’anno cesserò di tediarvi ripetendo spesso le solite cose. A mia giustificazione vorrei citare una bella preghiera che qualcuno ha composto pensando ai limiti che l’età impone all’anziano. Nella preghiera che è intitolata: “Le beatitudini dell’anziano” c’è una frase che recita pressappoco così: “Beati quelli che non mi fanno osservare che quella cosa l’ho detta più volte e perciò la ascoltano come fosse la notizia più interessante del mondo”.

Fatta questa premessa e offertavi questa “beatitudine” interessata vengo al motivo per il quale vi chiedo, per l’ennesima volta, di pazientare se ritorno su un argomento che so di aver già trattato: l’apertura del “Ristorante Serenissima” per le famiglie in difficoltà. Questo “ristorante” è aperto da tre giorni però delle 110 cene offerteci dal signor Mario Putin del “Catering Serenissima” finora ne utilizziamo solo 40 per mancanza di “clienti”. Lo staff che mi ha aiutato nell’organizzazione di questa “impresa” ce l’ha messa tutta: ha scritto a tutti i parroci, ha preso contatto con le assistenti sociali del Comune, con la Municipalità, con la Caritas e con la San Vincenzo. La collaborazione delle testate giornalistiche locali: Gazzettino, La Nuova, il Corriere, Gente Veneta e delle emittenti Raitre, Tele Venezia, Tele Chiara, Rete Veneta, Antenna Tre, Telepace è stata veramente meravigliosa e non avrebbero potuto fare di meglio. La risposta all’appello per la ricerca di volontari è stata entusiasmante: sessanta volontari di tutte le estrazioni sociali e di tutte le età si sono offerti in pochissimi giorni. La disponibilità della famiglia Putin del catering “Serenissima Ristorazione” è stata prontissima e generosa, come pure quella della cuoca che è di una bravura eccezionale.

Fatta questa premessa sono costretto a concludere che o a Mestre non ci sono più poveri, ma di questo dubito fortemente perché ogni settimana più di 3000 persone si presentano al Don Vecchi per ritirare i generi alimentari, oppure chi dovrebbe conoscere chi è povero e bisognoso di aiuto ed essere qualificato per offrire l’aiuto necessario o non conosce queste persone oppure non è interessato alla loro sorte. Questo discorso è assai amaro però non saprei a quale altra causa imputare questa poca adesione.

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