Esco ancora una volta allo scoperto

La riflessione su cui sento il sacrosanto dovere di ritornare l’ho già fatta non molto tempo fa. Oggi è diventata attuale l’espressione che l’arcivescovo della capitale francese aveva anticipato ben quarant’anni fa: “Parigi è terra di missione”. In quella famosa lettera pastorale, che ha turbato l’opinione pubblica del mondo ecclesiale, questo cardinale ha snocciolato dati che denunciavano la secolarizzazione o peggio ancora la scristianizzazione dei cittadini della grande metropoli d’oltralpe.

A quel tempo con monsignor Vecchi feci un viaggio di esplorazione pastorale in Francia perché, pur in quel contesto di abbandono della pratica religiosa, in Francia c’erano anche delle punte di diamante che pareva avessero molto da insegnare. Mestre deve a quel viaggio apostolico la nascita della “Borromea” e dei “bollettini parrocchiali”. Alla conclusione di quell’esperienza con Monsignore siamo arrivati a questa conclusione: “Dobbiamo riuscire a portare la nostra gente ai livelli più avanzati della Chiesa francese senza però cadere nell’inferno della scristianizzazione di massa”. Non ci siamo riusciti e ora le parrocchie della nostra città stanno slittando progressivamente, in maniera ineluttabile, verso il vortice dell’indifferenza e dell’abbandono.

Questa è una tristissima constatazione, è ancora peggio però non notare alcun segnale dei tentativi di contrastare questa catastrofe. Qualche giorno fa ho appreso da una “soffiata” che Gente Veneta, l’unico giornale d’ispirazione cristiana, a Mestre ha una tiratura di poco superiore alle 1000 copie. Ciò significa che, se fosse vera la più lusinghiera delle ipotesi e cioè che la presenza di fedeli al precetto festivo raggiunge forse il 15%, e quindi solo questo 15% ascolta un discorso religioso attraverso il sermone del parroco, il restante 85% dei mestrini non è raggiunto da alcuna proposta religiosa. Da questi dati mi sono reso conto della grande responsabilità che noi de L’Incontro abbiamo nel continuare a diffondere le 5000 copie del nostro settimanale. Sono corso ai ripari chiedendo a sacerdoti e laici collaborazione perché suddetta proposta possa mantenere il suo standard elevato e magari migliorarlo ma finora non ho ottenuto alcun risultato positivo.

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