Vent’anni sono stati sufficienti per vedere qualche risultato

Torno ancora una volta sulla convinzione che noi, uomini di chiesa, dobbiamo utilizzare con maggior convinzione, con maggior competenza e con maggior frequenza i mezzi di comunicazione sociale che la società moderna ci mette a disposizione e ripeto che purtroppo preti, parrocchie e diocesi lo fanno ancora poco e male continuando ad affidarsi a sermoni spesso noiosi e soporiferi. Vengo all’intima conferma. I Centri Don Vecchi in definitiva sono un modo attuale per fare carità, però questa modalità, come purtroppo tante altre, è ancora circoscritta ad una città poco significativa quale è Mestre. Ho più volte scritto che “T.V. 2000” di Radio Vaticana ha trasmesso in diretta un bel servizio sul Centro Don Vecchi di Campalto. Il servizio è andato in onda di prima mattina e nonostante credessi che quell’emittente non fosse tra quelle più seguite, da quella trasmissione abbiamo ottenuto questi risultati:

a) Un manager milanese, di estrazione cattolica, ci ha chiesto un incontro per visitare le nostre strutture e documentarsi direttamente sulla nostra esperienza con lo scopo di trapiantarla nella realtà della Chiesa Ambrosiana.

b) Due docenti dell’Università di Padova hanno già preso contatti per programmare, nel mese di maggio, la visita di un pullman di universitari italiani e stranieri che intendono verificare la nostra esperienza, non solo alternativa alle attuali Case di Riposo ma innovativa nell’affrontare, con soluzioni più idonee e aggiornate, le problematiche della terza e quarta età.

c) Il Lions Club di Marghera Venezia ha chiesto, non solamente di visitare almeno un paio dei nostri centri ma, di pranzare assieme ad un gruppo di anziani presso il nostro “Seniores-Restaurant”.

Questi interventi sono giunti quanto mai graditi perché ripagano la nostra fatica, riconoscono valide le esperienze che stiamo portando avanti ma soprattutto testimoniano che è tempo di superare il modo di esercitare la carità cristiana basata sull’offerta di un pacco natalizio ai poveri o di qualche euro a chi bussa alla porta della canonica!

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