Abbinata Camusso-Orlandini

La Camusso ha un’impostazione facciale, uno sguardo torvo e un parlare così cupo che se facesse l’attrice di cinema o di teatro non potrebbe accettare altro che parti in fosche tragedie.

Un tempo esistevano le tipologie della vecchia zitella, eternamente scontenta e critica, della suocera cattiva e della docente di matematica con una forma di sadismo per i numeri e per le formule algebriche.

Forse la segretaria della CGIL è rimasta una degli ultimi se non l’ultimo epigono di questa categoria.

Per Orlandini le cose stanno diversamente, lui sembra uno di quegli uomini maturi che, nonostante gli anni siano ormai passati, non rinunciano a partecipare ad una partita di calcio nel campetto della parrocchia, questo purché, però, non apra bocca perché altrimenti si trasforma in un vulcano che non cessa di eruttare bordate di lava liquida e ribollente e di lapilli incandescenti! Orlandini sa tutto, lui ha una ricetta per tutto, potrebbe fare da precettore perfino a Domineddio.

Qualche giorno fa mi sono scoperto a pensare che se avessi molto denaro gli metterei a disposizione un centinaio di milioni dicendogli: “Orlandini, facci vedere ciò che sei capace di fare!”. Io so che c’è più di uno che mi ritiene un ingenuo, uno sprovveduto che non ci sa fare con i conti e forse ha ragione, ho imparato però a ripetermi, per non abbattermi, che: “Io, da sprovveduto qualsiasi, sono riuscito a fare in vent’anni quanto è alla vista di tutti” e mi piacerebbe vedere quello che sono capaci di fare gli altri con tutta la loro sicumera!

Credo che Marchionne “sopravviva” facendosi discorsi come i miei!

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