La festa della vita e del mondo

Nella ventottesima domenica dell’anno la liturgia prevede la parabola con cui Cristo ci illustra il progetto di Dio sulla nostra vita e sulla nostra società, realtà che il Vangelo definisce “Il Regno dei Cieli”.

Per quattro domeniche Gesù, sempre con una parabola diversa, ha messo a fuoco il suo pensiero su quest’argomento.

Prima di iniziare il sermone ho tirato il fiato e puntato bene i piedi per terra per affermare che Cristo concepisce la nostra vita e la nostra società come una festa, come una festa che canta l’amore. Mi sono fatto coraggio avendo letto prima della Messa “il Gazzettino” che come ogni giorno mi ha illustrato il mondo come un immenso immondezzaio sporco e nauseabondo.

Ho commentato: “Chi ha visto in via Poerio l’Osellino che il Comune ha avuto la cattiva idea di scoperchiare, avrà notato soltanto acqua sporca e melmosa, però se andasse alla sorgente scoprirebbe l’incanto e la poesia di un’acqua pulita e cristallina. Il progetto di Dio evidentemente non è quello del Comune di Venezia ma quello della sorgente.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.