L’altra mattina mi ha raggiunto, nella vecchia cappella del cimitero, mentre la stavo riordinando, una vecchia conoscenza. Un “ragazzo cinquantenne” con un particolare tono di voce, che mi ha salutato dicendomi immediatamente: «Don Armando, non si ricorda di me?». In verità ricordavo un po’ confusamente un tipo del suo genere, ma ricordavo soprattutto, dalla tonalità della voce, che forse era uno che avevo tentato di aiutare ma che poi da una quindicina di anni era scomparso nel nulla.
Mi parlò della sua vita che, almeno da quello che mi diceva, era un po’ meno squallida di quella di tante persone in situazioni analoghe. Vive presso un pensionato vedovo che, per centoottanta euro in nero gli dà una stanza, fa qualche lavoretto di pochissimo conto, ma mi raccontava che si mantiene soprattutto con la stagione della vendemmia e della raccolta delle mele in Val di Non, ospite in una delle case di don Benzi ove gli chiedevano un euro per dormire e delle suore gli preparavano due panini per il pranzo. Tutto sommato era piacevole ascoltarlo, perché aveva una parlata calda e scorrevole.
Mentre mi raccontava dell’ospitalità nella struttura di don Benzi, il prete romagnolo dalla tonaca sdrucita ma dal cuore d’oro, una volta ancora ho provato ammirazione ed invidia per chi ha creato queste case con le porte spalancate per gli “ultimi” di questo mondo. Capii al volo che la visita non era del tutto occasionale e perciò gli diedi venti euro che gli servivano per recarsi alla raccolta delle primizie. Mi rimasero in portafoglio 5 euro, ma quasi subito è arrivato un altro abitué che si accontenta anche di cinque euro: lo svuotai. Ed ora sento il dovere di confessare ai miei amici una “colpa” per ottenere una loro “assoluzione”. Sentite la mia perfidia!
Quando mi capita di rifiutare certe richieste, che io ritengo eccessive per le mie tasche, quasi sempre nostro Signore “mi punisce” facendomi arrossire come un peperone, mandandomi qualcuno che mi fa un’offerta consistente, dicendomi così, anche senza aprir bocca: «Non ti fidi di me? E hai allontanato a mani vuote o soltanto con qualche soldarello un altro mio figlio e tuo fratello che ti ho mandato perché tu l’aiutassi?». Rimango ogni volta turbato e mortificato.
Questa mattina, in rapporto a queste esperienze, mi è passato per la mente un pensiero ignobile: “Ed ora, non mi dici niente Signore? Ora che una volta ti ho ascoltato?”. E poi, nel profondo del mio animo, una vocina tenue ed imbarazzante mi pareva continuasse: “Se sei contento, dammene un cenno!”. Tornato a casa col sacchetto contenente le offerte della colletta, che quasi sempre non superano i cinque o sei euro, lo aprii curioso e sfrontato per tanta confidenza che stavo prendendomi con nostro Signore, e vi trovai 100 euro accartocciati. Ho pensato subito a san Pietro che disse: «Signore, allontanati da me perché sono un peccatore!».
24.07.2014