Un proverbio afferma – credo, tutto sommato, giustamente – “cosa fatta capo ha!”.
Il “don Vecchi”, così come è stato realizzato, forse non è il top di come avevo sognato la nuova struttura per anziani in perdita di autonomia, comunque ora sono straconvinto che debba essere messo in funzione al più presto e che debba essere al completo egualmente il prima possibile.
Nell’intento dell’assessore Sernagiotto, ma anche nostro, questa struttura deve diventare un’esperienza pilota per dare risposta a quella grande fascia di anziani che non sono totalmente autosufficienti, ma contemporaneamente godono ancora di una certa autosufficienza.
La bozza di risposta che nacque immediatamente fu quella di una struttura adeguata alla non perfetta autonomia e doveva essere compendiata con un servizio offerto da un contributo della Regione, di gran lunga inferiore ai cento euro che l’ente pubblico o l’anziano devono versare alle strutture per anziani non autosufficienti.
C’è stata subito tra di noi discussione sul tipo di servizio possibile con i 25 euro promessi. Sennonché la velocità della realizzazione della struttura – 10 mesi – ha sparigliato le carte e noi ci siamo trovati, per motivi di costi, a dover introdurre gli anziani senza poter contare subito sul contributo promesso.
Inizialmente la cosa mi ha turbato alquanto e messo in ambascia. Ora però sono felice che sia avvenuto così perché la sperimentazione diventa più avanzata e più realistica per la nostra società. Infatti con poco più di 300 euro al mese, circa, offriamo un alloggio personale di quasi 30 metri quadri, comprensivo di bagno attrezzato, angolo cottura, grande terrazza; ed in aggiunta spazi immensi ed attrezzati perché gli anziani vivano in compagnia: servizio di portineria, lavanderia, parrucchiere ed ambulatorio per il medico di famiglia, palestra, parcheggi a volontà, verde pubblico, servizio di catering per il pranzo. Inoltre offriamo un servizio di monitoraggio costante, giorno e notte, e possibilità di poter utilizzare un servizio di assistenza condominiale (quindi a basso costo in quanto una sola assistente scelta secondo il proprio gradimento potrà badare a più anziani contemporaneamente).
Perciò sono convintissimo che con questo “pacchetto di offerte” ultraconvenienti possiamo sfidare qualsiasi altra struttura similare e possiamo inoltre ospitare anche anziani centenari purché siano coscienti, non allettati e non siano bisognosi di un presidio medico costante.
Le perplessità e le preoccupazioni non mancano finché la struttura non sarà a regime, però se l’anziano potrà contare, come è assolutamente doveroso, sulla presenza e l’aiuto della famiglia, anche chi “gode” della pensione minima, fruendo della “accompagnatoria” che gli è dovuta, potrà non pesare sulla famiglia, vivere una vita autonoma e in una “reggia” con tutti i confort e potrà scegliere a piacimento gli amici tra i 65 residenti. Ditemelo voi se questo non è un terno al lotto ed una vincita sicura al totocalcio!
18.06.2014