Gli americani

Per buona parte della mia vita ho considerato gli americani come dei cittadini modello che non soltanto avevano il culto della democrazia a casa loro, ma ne erano talmente convinti ed innamorati da sentire il bisogno di esportarla anche negli altri Paesi del mondo.

La democrazia l’ho sempre considerata un bene così nobile e così alto che non avevo mai preso in considerazione il fatto che da un bel po’ di tempo gli americani stanno offrendo il loro dono con i carri armati e le bombe, approfittando di ogni nuova “guerra di liberazione” per collaudare i nuovi ordigni preparati dalle “democratiche industrie” americane.

In questi ultimi decenni poi, i nipoti dello zio Tom si sono mostrati così maldestri nell’offrire democrazia e libertà, che abbastanza di frequente alcuni popoli l’hanno rimandata al mittente: vedi Vietnam, Pakistan, Libia e Afganistan. Comunque la fede nella libertà è tanto forte negli Stati Uniti che sembra sarebbero propensi a portarla perfino in Siria ed ora poi in Russia a motivo della Crimea. A questo scopo il Pentagono invita le industrie delle armi, quanto mai prospere ed intraprendenti, a studiare armi sempre più micidiali e suggerisce agli Stati loro amici di comprarle per combattere assieme questa nuova crociata, nonostante la storia abbia insegnato quanto nefaste siano state le crociate precedenti e quanto sangue non soltanto abbiano versato inutilmente, innestando un sentimento di malanimo e di rancore nei “saraceni”, tanto che il mondo mussulmano ce la vorrebbe ancora far pagare.

Io sono contento che Obama sia venuto in Italia, abbia incontrato il Papa, Napolitano e Renzi, però spero che non l’abbia fatto – come qualcuno ha pensato – per piazzare i suoi 90 velivoli del costo di 15 miliardi di euro. Spero che Renzi, col suo cipiglio da toscanaccio abbia spezzato la carta dell’ordine e abbia offerto ad Obama, a titolo gratuito, anche tutto il resto del nostro armamentario, anche se un po’ vecchiotto, dicendogli, con la sua abituale franchezza, che se a loro piace la guerra non tentino assolutamente di coinvolgerci e pure di farci pagare le loro tristi e nefaste imprese.

02.04.2014

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