La tomba dei concittadini illustri

Credo che tutti sappiamo che fino a due secoli fa i morti, anche a Mestre, venivano sepolti attorno alle chiese, come avviene ancor oggi in molti paesi dell’Alto Adige. Ricordo che quando ero parroco a Carpenedo, qualche anno fa, per portare il gas in una casa vicino alla chiesa, gli operai che scavavano il terreno si accorsero, con sorpresa e raccapriccio, che con la terra di scavo uscivano pure ossa da morto. Allarmati e preoccupati dalla cosa chiamarono i vigili. Toccò a me rassicurare gli uni e gli altri spiegando che fino alla calata di Napoleone quel terreno adiacente alla chiesa era adibito a cimitero. La cosa finì lì.

L’attuale cimitero di Mestre fu costruito quindi duecento anni fa per volontà di Napoleone, che depredò, rubò a piene mani il nostro Paese ma che comunque fece anche lui, come tutti, qualcosa di buono. E, in questo caso il cimitero all’esterno dell’abitato.

Il Centro di Studi Storici di Mestre, ente quanto mai benemerito per quanto riguarda la storia di Mestre, in occasione del suo bicentenario, ha pubblicato, in collaborazione con la Veritas che attualmente gestisce il nostro camposanto, un opuscolo quanto mai interessante. Nella pubblicazione sono riportate le foto delle tombe di certe personalità eminenti del nostro recente e del nostro remoto passato, suddividendole in categorie: eroi e militari, donne, sportivi, persone note, politici e sindaci, autonomisti e non, artisti, sacerdoti e religiose, con accanto una breve storia che illustra il personaggio ivi sepolto.

Io frequento, a motivo del mio ministero, il nostro camposanto da più di mezzo secolo, però confesso che pur avendolo percorso infinite volte in lungo e in largo, non conoscevo tutte le tombe dei cittadini eminenti che vi riposano da più o meno tempo. Io condivido, col Foscolo, che le testimonianze di queste persone che emergono, pur per motivi diversi, sono una ricchezza da raccogliere. Non per nulla gli antichi dicevano che la storia è maestra di vita e sarebbe sciocco non coglierne il messaggio.

Nell’ultimo numero del settimanale del patriarcato “Gente Veneta” il dottor Paolo Fusco, che ne è uno dei giornalisti più brillanti, ha fatto una bellissima presentazione di questo opuscolo del Centro di Studi Storici di Mestre. Il giornalista si è rifatto al bellissimo e noto volume “Spoon river”, in cui l’autore, Edgard Lee Masters, dialoga con i personaggi sepolti nel piccolo cimitero in riva al fiume rendendoli vivi per cogliere il messaggio della loro vita in positivo e in negativo.

Consiglio a tutti di prendere il volumetto del Centro Studi Storici perché la sua lettura aiuterà i numerosissimi frequentatori del nostro camposanto non solo a cogliere la testimonianza dei sepolti più illustri, ma pure di tutti i nostri concittadini che riposano in questa terra benedetta, perché ognuno di loro ha ancora qualcosa da dire. Io lo faccio da mezzo secolo e ne traggo grande vantaggio.

14.03.2014

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