Ricordo di aver sentito, anni fa, una sentenza che mi ha fatto riflettere e che ritengo contenga tanta saggezza e verità: “La peggiore democrazia è sempre preferibile alla migliore dittatura”. Ci credo!
E’ pur vero che ogni tipo di democrazia ha sempre tanti limiti. Basti pensare alle presunte “democrazie” di tipo marxista o a quelle assembleari come quelle della Svizzera, che ricorrono ai referendum anche per motivi poco consistenti e che lasciano passare anche soluzioni egoiste, come l’ultima sull’ingresso di lavoratori stranieri. Pure la democrazia degli Stati Uniti ha i suoi limiti, perché i risultati delle votazioni subiscono pressioni non indifferenti dai dollari profusi da lobbies interessate. Quanto alla nostra democrazia s’è impantanata in un parlamentarismo fatuo e inconcludente.
Però se questi sistemi di governo tipici delle democrazie occidentali si confrontano con le dittature di Hitler, Stalin, Mussolini, Castro, Mao Tse-Tung e degli altri piccoli o medi satrapi dell’Africa, dell’America latina o dell’Asia, esse risultano veramente qualcosa di splendido e meraviglioso!
Faccio questa premessa perché un paio di giorni fa la televisione ha trasmesso la consultazione di Renzi a Grillo del Movimento Cinque Stelle, per la costituzione di un nuovo Governo.
La trasmissione mi ha provocato un brivido di angoscia. A parte la maleducazione di questo ciarlatano da circo, l’arroganza e la volgarità e i suoi sproloqui, ho avvertito la chiara premessa del potenziale dittatore. Da Hitler agli altri campioni di dittatura che ho elencato, tutti hanno cominciato come Grillo e Casaleggio, sua anima nera.
Questa gente intollerante e piena di sé, che sa tutto, vuole rivoluzionare tutto, far posto o “al sole dell’avvenire” o anche a qualche altro non precisato paradiso terrestre, che rinuncia a confrontarsi con gli altri e che per raggiungere il suo obiettivo è disposta a tutto, che butta fuori senza pietà chi dissente minimamente da loro, mi fa veramente paura.
La situazione sociale in Italia è la peggiore che si possa immaginare perché la gente non ne può più di chiacchiere, di promesse, di compromessi e di enunciazioni inconcludenti dei nostri politici. Perciò è più che mai propensa a sperare in qualcuno che rinnovi radicalmente la cosa pubblica del nostro Paese.
Sono certo che forse anche molte persone oneste, che stimo, hanno dato il loro voto a Grillo o sono propense a darlo e, appunto per questa stima che provo per loro, li avverto che il comportamento di questo triste figuro è purtroppo la premessa per una dittatura di cui c’è d’aver paura.
Ora che ho detto queste cose per tempo mi sento più tranquillo con la mia coscienza.
24.02.2014