Sesto al Regana

Nelle stagioni buone, primavera ed autunno, è ormai diventata tradizione una uscita mensile in una qualche località del nostro Veneto raggiungibile facilmente e che offra qualcosa di interessante sia dal punto di vista paesaggistico che da quello storico o religioso. Queste uscite le definiamo “gite pellegrinaggi” perché tentiamo di coniugare l’utile col dilettevole, ossia sono l’occasione per chiacchierare piacevolmente lungo il viaggio di trasferta, per una celebrazione religiosa più intensa e preparata del solito, per una ricca merenda e per conoscere uno dei tantissimi angoli del nostro meraviglioso Paese.

Giovedì scorso, grazie all’intraprendenza e allo spirito di sacrificio che anima il piccolo staff che organizza le uscite mensili degli anziani del “don Vecchi” e di Mestre, siamo andati a visitare il piccolo borgo medioevale di Sesto al Regana ai confini della nostra provincia

Pranzo anticipato alle 12 e alle 14 partenza da Carpenedo, raccogliendo lungo il percorso i residenti del Centri di Campalto e di Marghera. Viaggio comodo in pullman extralusso attraverso la stupenda campagna veneta vestita dei toni caldi dell’autunno: il rosso, il giallo e il verde stanco per la lunga estate. Accoglienza da parte di una gentile e colta ragazza della comunità che ci ha illustrato la storia dell’antica abbazia benedettina che nel lontano passato dominava tutto il basso Friuli (fu un piacere ascoltarla perché aveva le movenze di un maestro d’orchestra ebbro di offrire le sue melodie).

Quindi la messa. La signora Laura ha letto il tema dell’eucarestia: il corpo umano e le sue membra, dono inestimabile di Dio. Don Armando ha tenuto la meditazione sull’argomento, poi la liturgia con gli anziani che hanno espresso la preghiera dei fedeli. Quindi la lunga fila dei cento “pellegrini” che si sono presentati a ricevere il pane consacrato.

A seguire, in una sala messa a disposizione del parroco, la meritata merenda: tre panini alla soppressa, al salame e al formaggio, il dolce e una banana offerta dall’associazione “La buona terra”, vino, bibite e acqua minerale. Infine la passeggiata lungo il fiume Reghena che scorre sornione attorno al borgo, piccolo ma ricco di edifici stupendi del quattro-cinquecento.

Alle 18 partenza per il ritorno. Costo dell’uscita: 10 euro, tutto compreso. Compreso perfino il buonumore e la cordialità. Credo che se avessimo organizzato un ritiro spirituale non avremmo ottenuto gli stessi effetti positivi.

Una volta ancora mi sono convinto che Gesù non è venuto perché vivessimo una spiritualità musona e mesta, ma perché “avessimo la gioia ed una gioia piena” e con un po’ di buona volontà e 10 euro la cosa è assolutamente ancora possibile. Informo i parroci di Mestre che sono disposto a cedere gratuitamente la ricetta.

21.10.2013

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