Origene, uno dei più grandi scrittori ecclesiastici della Chiesa antica, sosteneva che, pur esistendo l’inferno, nessuno ne sarebbe stato rinchiuso perché gli pareva assurdo che il sacrificio di Gesù, Figlio di Dio, non riuscisse a portare a salvezza ogni uomo, per quanto perduto.
Questa tesi non fu condivisa da tanti teologi e soprattutto da tanti mistici (ci fu infatti perfino una santa che, in base ad una presunta visione, disse che le anime che andavano all’inferno erano tanto numerose quanti i fiocchi di neve che cadono durante una grande nevicata). La tesi di Origene fu ripresa qualche decennio fa da Papini, il famoso poeta fiorentino convertitosi in età matura.
Io che non sono né un teologo né un mistico, ma semplicemente una povera creatura che ama e crede nel Dio fattoci conoscere da Gesù, con grande semplicità e fiducia sono più vicino ad Origene e a Papini che ai predicatori che ho ascoltato nella prima infanzia, preti e frati che sembravano degli specialisti degli altiforni dell’inferno e parlavano, con dovizia di particolari, delle pene infernali.
Ho già detto, adoperando solamente il sentimento e il cuore, che penso che Pannella si guadagni un posto in prima fila in Paradiso per le sue campagne e per le innumerevoli quaresime a favore della legalità, degli aiuti al Terzo mondo, della “giustizia giusta” e, più recentemente, per la questione del sovraffollamento delle carceri e soprattutto per una giustizia che sia veramente impostata per il recupero e per la redenzione dell’uomo e non solo per una detenzione disumana.
In quest’ultimo tempo poi sto pensando che pure il buon Napolitano, cresciuto alla scuola delle Botteghe oscure e che ebbe per compagni di classe Togliatti, Paglietta, Ingrao, Longo e via di seguito, stia conquistandosi “le chiavi del Regno” con scelte decise e coerenti al messaggio evangelico, prima accettando la croce pesante della presidenza della Repubblica nonostante l’età che gli avrebbe dato diritto ad una meritata e serena pensione, poi portando pazienza con dei parlamentari che più litigiosi e arroganti di così non se ne potrebbero trovare, infine invitando il Parlamento a mettersi una mano sul cuore per rendere le sentenze più rapide. Ci sono infatti migliaia e migliaia di cittadini in carcere per mesi prima del processo e tutti gli altri, pur condannati, che vivono in condizioni terribili per sovraffollamento.
Da ragazzo lessi “Le chiavi del Regno” in cui Cronin afferma che per arrivare al Regno ci sono infinite strade. Ora mi viene da pensare che sono sempre più numerosi i concittadini che scelgono strade alternative a quella indicata dalla Chiesa e mi pare che procedano anche con sicurezza e rapidità verso il “Regno”. Vuoi vedere che Origene prima, e Papini poi, avevano ragione!
08.10.2013