“NO TAV” per tutti o per nessuno!

L’anno scorso dovevo celebrare un funerale a Carpenedo perché un vecchio parrocchiano aveva chiesto che fossi io ad accompagnarlo e presentarlo al giudizio finale di nostro Signore, dato che per ben 35 anni ero stato il suo parroco. Non ricordo per quale motivo avevo fatto tardi e non trovai di meglio, per parcheggiare la macchina, che sistemarla a 10-15 metri dall’imbocco di via Goldoni. Uno dei rarissimi vigili che girano dalle nostre parti mi appioppò la multa. Non c’è stato niente da fare, dovetti pagare 70 o 90 euro, non ricordo.

Qualche giorno fa un addetto alle pompe funebri – sono queste le persone che ora frequento – mi raccontò che per aver toccato appena con la ruota la fascia bianca dello stop, si è beccato duecento euro e la perdita di non so quanti punti. Da quel discorso immaginai che anche a me, per quella multa in sosta vietata, di certo erano stati tolti dei punti. Io però non lo venni a sapere perché detesto le formule da Franceschiello che i burocrati usano nelle loro comunicazioni. Abbiamo infranto la legge e ben ci sta la multa!

In questi giorni però – ma è da un paio di anni che questa manfrina continua – la televisione ci ha ripetutamente informato della guerriglia dei “NO TAV”: macchinari bruciati, reti divelte, armi sequestrate, le strategie usate nei loro attacchi! Da quel che mi risulta non credo che finora abbiano messo dentro più di una decina di “nemici della Patria”, di “ribelli”, né che alcuno sia stato condannato a dieci, vent’anni di reclusione o a pagare qualche centinaio di migliaia di euro, perché i danni sono di certo superiori a queste somme.

Io vengo dalla campagna e so di essere ingenuo ed ignorante; forse per questi motivi non riesco a capire perché i nostri governanti abbiano mandato all’estero i nostri soldati. Forse perché temevano che si annoiassero a stare in caserma ad oziare, a giocare a carte o alla guerra? Forse per questo li hanno mandati nel Libano, in Kosovo e in Afganistan, pur sapendo che gli sarebbero costati diecimila euro al mese?

Allora perché non ne hanno inviato due, tre reggimenti in val di Susa ad impedire che la teppaglia impedisca agli operai di lavorare in pace? Risparmiando così anche l’alto costo della trasferta?

Talvolta mi chiedo se sono proprio del tutto rincitrullito, non riuscendo a capire le logiche dei nostri governanti. Se ci hanno pensato tanto per la TAV ed hanno deciso che l’opera si deve fare, la facciano fare! Se invece devono tener conto dei capricci di qualsiasi cittadino, allora ne avrei anch’io qualche decina e forse più di desideri da pretendere di essere accontentato!

16.09.2013

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