La macchia di pece

Milioni di giovani di Rio de Janeiro e Papa Francesco che sale in aereo con la sua borsa nera mi hanno fatto sognare e mi hanno indotto ad essere quanto mai orgoglioso della mia Chiesa, quale “sposa bella vestita con abiti regali”.
Tanto che confrontandola col volto truce del fondamentalismo dell’lslam, che ora si lascia andare alla rabbia e all’odio religioso, m’è parsa ancora più bella ed amabile.

Ma questa sera “Rai storia” ha gettato una grossa macchia di inchiostro, più nero della pece, su questa visione idilliaca. Come i miei amici sanno, amo la musica sinfonica, i dibattiti su argomenti di carattere politico-sociale, i documentari che mi fanno conoscere la bellezza del nostro mondo, e pure provo una curiosità quasi morbosa sui programmi di Rai storia” che vertono sugli avvenimenti tragici che hanno funestato l’Europa durante la mia giovinezza.

la frequentazione del Canale 54 mi mette talvolta sotto gli occhi programmi imprevisti.

Ieri sera il titolo, particolarmente cupo, con cui è stato presentato un programma sull’Inquisizione in Spagna attorno al millequattrocento, m’ha incuriosito e profondamente turbato. Mi pare ormai scientificamente provato che l’uomo è tentato di cancellare dalla memoria fatti ed eventi che l’hanno disturbato e che vorrebbe dimenticare.

Ho visto con orrore quello che avevo tentato di eliminare dalla mia memoria, che mi ero illuso fosse una forzatura dei nemici della Chiesa, o una macabra e falsa ricostruzione storica atta a rispondere a chi ama l’horror.

Dapprima ho tentato di convincermi che quell’orrore perpetrato in nome della fede e della Chiesa dovesse essere riportato nella cornice del suo tempo tanto diverso dal nostro e che quindi non si potesse giudicare con la sensibilità di oggi. Però questi tentativi si scioglievano man mano come la neve al sole e rimaneva la bruttura, l’orrido di pagine veramente nefaste. Ho infine tentato di dirmi che Papa Wojtyla ha chiesto perdono al mondo per questo e purtroppo per tanto altro ancora.

Infine ho riscontrato che dovevo accettare la bruciante verità di queste pagine orribili della Chiesa, portandomi in maniera ineluttabile ad alcune conclusioni che sono costretto a scolpire in maniera indelebile nella mia coscienza. Primo: non ho diritto di giudicare le miserie delle altre fedi e delle altre Chiese. Secondo: la Chiesa, quando è connivente o soltanto si appoggia al potere politico sempre si sporca e si abbrutisce. Terzo: quando la Chiesa abbandona “Madonna povertà” diventa fatalmente prepotente, dura e cattiva.

Quarto: la tentazione dell’Inquisizione, ossia intromissione negli ambiti dello Stato e della politica per imporre i propri valori, non è prerogativa del passato, ma purtroppo anche tentazione dell’oggi.

16.08.2013

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