Il Banco solidale del “don Vecchi”, gestito dall’associazione di volontariato “Carpinetum solidale”, ha emesso finora circa 900 tessere a livello di famiglia e conta di assistere, con l’erogazione di generi alimentari, circa 3000 persone alla settimana. Le richieste di aiuto sarebbero ben superiori, ma la disponibilità di generi alimentari non è tale da poter soddisfare tutte le richieste.
I generi alimentari sono erogati a persone che abbiano meno di 700 euro di entrate mensili, e tutto questo deve essere documentato con dati ufficiali. Attualmente è sospesa – però almeno fino a settembre – la concessione di nuove tessere, facendo eccezione solamente per chi dimostra di avere bambini piccoli a carico, appunto per la limitata quantità di alimentari che l’associazione riesce a reperire da fonti varie, quali il Banco alimentare di Verona, gestito dalla “Compagnia delle opere” di Comunione e Liberazione, dal discount Dico di Noale e da tante altre realtà di minor consistenza ma che, tutte assieme, fanno giungere una quantità abbastanza rilevante di prodotti.
Da quindici e più anni mi sono battuto strenuamente perché il Comune di Venezia, come tanti altri Comuni della Romagna, del Veneto e del Milanese, stabilisse dei protocolli di intesa con gli ipermercati, detassando i rifiuti ed ottenendo in cambio i generi alimentari non più commerciabili per i poveri.
Con l’assessore Giuseppe Bortoluzzi ero arrivato finalmente ad impostare questo discorso, senonché con l’arrivo dell’assessore Sandro Simionato il discorso si inceppò senza che sia riuscito a farlo procedere. E’ non un peccato, ma un sacrilegio, che ogni giorno vada buttata nella spazzatura una quantità tale di alimenti che sarebbe più che sufficiente a soddisfare tutte le richieste di vecchi, disoccupati ed extracomunitari che attualmente versano in estrema difficoltà.
Il discorso era in stallo da troppo tempo perché potessi sperare in una qualche soluzione positiva, ma per fortuna l’assessore Maggioni, che si occupa di tutt’altre cose ma che, da vecchio scout s’è sentito in dovere di fare “la sua buona azione” come gli ha insegnato Baden Powel, mi ha messo in comunicazione con i responsabili del nuovo ipermercato che la catena Despar ha aperto nella zona commerciale vicina all’Ospedale dell’Angelo. L’incontro di questa mattina è stato estremamente positivo essendosi i responsabili dichiarati disposti non solamente a fornirci gli alimenti non più commerciabili del nuovo ipermercato, ma anche quelli dei loro ipermercati che noi riusciamo a raggiungere con i nostri furgoni.
Scrivo ancora una volta queste cose perché ritengo giusto segnalare alla città sia l’assessore Maggioni che i responsabili della Despar, ma anche perché ognuno prenda coscienza che se ogni cittadino si rendesse disponibile a fare quello che può, molti problemi troverebbero soluzione.
20.07.2013