Ho scoperto ormai da parecchi anni “le beatitudini” de l’anziano.
In questo cantico si dichiara beato, ossia si invoca dal Signore il dono della beatitudine per chi fra l’altro non fa osservare all’anziano che certe cose le aveva già dette altre volte perciò egli è noiosamente ripetitivo.
Spero che questa beatitudine il Signore le conceda benevolmente anche ai lettori del mio diario perché sono purtroppo cosciente di ripetermi. Vengo quindi alla giustificare questa premessa: molte volte infatti ho scritto di essere ascoltatore di radio radicale perché detesto i programmi di musica moderna che mi fanno saltare i nervi e quelli di intrattenimento che considero quasi sempre fatui e banali.
Con questo però non è detto che mi sieda in poltrona per ascoltare di quell’insuperabile logorroico che è Marco Pannella il quale ripete sempre gli stessi discorsi e non la finisce mai!
Ascolto questa emittente durante la decina di minuti che ci metto nel trasferirmi in macchina dal don Vecchi al cimitero o viceversa, o quando faccio un lavoro manuale che non impegna la mente.
Ebbene qualche giorno fa ho sentito Panella, che parlando dell’inciviltà delle carceri e della “criminalità” del nostro Stato che non rispetta i fondamentali diritti dell’uomo, ha affermato, con l’enfasi che gli è propria, che solamente Papa Francesco, l’ultimo “monarca assoluto” rimasto a questo mondo, nei primi giorni del suo “regno” ha abolito nello Stato Pontificio la pena di morte, la tortura e il carcere a vita! Penso però che forse gli altri Pontefici neppure sapessero dell’esistenza di queste vecchie leggi dimenticate e che neppure quei due trecento abitanti dello Stato Pontificio corressero il pericolo di incorrere in queste pene.
Comunque era perfin troppo evidente che quell’anticlericale incallito che è da sempre Pannella, sta subendo il fascino di Papa Francesco che non passa giorno che non compia atti e non dica parole che non vadano a riportare la Chiesa alla semplicità delle prime comunità cristiane della Palestina e Roma.
Questo Papa si dimostra ogni giorno di più un dono di Dio e l’uomo che ha il coraggio e la volontà di riportare la Chiesa allo stile evangelico, liberandola da orpelli rituali e di pensieri quanto mai barocchi e che sempre offuscano e soffocano la freschezza rivoluzionaria del vangelo.
Papa Francesco sta predicando finalmente una chiesa che fa presa non soltanto nel cuore dei giovani e dei “preti Gallo” ma perfino anche nei più incalliti anticlericali rappresentati dai radicali di Marco Panella!
21.07.2013