Letta

Sono ben cosciente che sono ingenuo e sprovveduto soprattutto per certi argomenti, e uno di questi è certamente la politica. Qualche giorno fa ho manifestato non solamente la mia nostalgia, ma anche il mio deciso risentimento perché Bersani e la Bindi da un lato, e dall’altro pure alcuni maggiorenti del centrodestra, non sono felici che finalmente i loro parlamentari, sotto la spinta del Presidente della Repubblica, abbiano dato vita ad un governo di “salute pubblica” e di unità nazionale per salvare dal baratro il nostro Paese. A me pare che dovrebbe essere sempre così e che le divergenze e i pareri diversi dovrebbero trovare una seppur faticosa composizione, come d’altronde avviene in ogni famiglia. Sarebbe assurdo e catastrofico se tra genitori e figli non si trovasse un accordo, anche se ci sono comprensibili e inevitabili punti di vista diversi e talora opposti.

Ricordo d’aver letto un tempo che dopo qualsiasi guerra si trova un punto di accordo e allora è folle e dissennato trovare il punto di accordo dopo milioni di morti e non prima se ad un accordo comunque si deve arrivare.

Io sono favorevolissimo al governo Letta, ed auspico anzi sempre un governo del genere, vinca la destra o la sinistra, anche perché sono convinto che i contrasti non dipendono dalle idee, dagli orientamenti o dalle soluzioni diverse, ma purtroppo, e soltanto, dalle poltrone. I problemi che vessano il nostro Paese sono talmente gravi che soltanto il buon Dio li potrebbe risolvere con un tocco della sua bacchetta magica, mentre credo che oggi nessuno abbia tale potere, sia egli di sinistra o di destra; ora poi che sono rimasti solamente i problemi, perché le ideologie sono sempre state fumose e sempre dei comodi paraventi per nascondere le ambizioni più assurde e le cupidigie più vergognose.

Torno a Letta: è un politico che non conoscevo, avevo invece sentito dire che lo zio, anche lui Letta, era la vera eminenza grigia di Berlusconi.

Domenica scorsa, nel pomeriggio, ho conosciuto il presidente Letta a “Mezz’ora”, la rubrica della Annunziata, la giornalista con cui ho un rapporto – lo confesso ancora una volta – di amore-odio: come ammiro la sua preparazione e l’acutezza del suo pensiero, altrettanto rifiuto la faziosità che le sprizza da tutti i pori.

Letta mi è parso una persona estremamente intelligente, preparato soprattutto in economia, prudente, onesto e volitivo, capace di dire quello che vuole e non dire quello che non gli sembra opportuno. Se ha avuto il coraggio di prendersi questa gatta selvatica da pelare, qual’è l’Italia oggi, certo che di coraggio e di amore per il suo Paese ne deve proprio avere!

Confesso poi che venire a sapere che pur militando nel PD, che ha come avo Carlo Marx e come ascendenti prossimi Togliatti, Pajetta, Ingrao & company, me lo rende ancora più simpatico. Spero che questo “cristiano infiltrato”, che poi fortunatamente non è solo, renda un po’ più buoni anche gli altri.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.