Da sempre punto e spero di ricevere “la mercede” del Signore per il mio impegno pastorale. Questa però è una mia scelta obbligata perché in questi ultimi dieci anni, pur non avendo mai ricevuto un centesimo, e meno che meno un riconoscimento per la stampa e la diffusione del nostro settimanale da parte della Chiesa veneziana, con un gruppetto di volontari abbiamo continuato imperterriti, settimana dopo settimana, senza pausa alcuna, a stampare cinquemila copie de “L’Incontro”. Di certo “L’Incontro” nel mondo religioso mestrino è il periodco più diffuso e il più letto. E nel campo della stampa indipendente non so se neppure “Il Gazzettino” abbia, a Mestre una tiratura pari.
Dicono – ma io non ci credo – che ogni giornale o rivista possa contare su almeno quattro lettori alla copia. Anche se non fosse così, ogni settimana abbiamo la possibilità di parlare a cinquemila concittadini di ogni estrazione sociale, infatti il nostro periodico è diffuso più nei bar, nelle banche e nei negozi di ogni genere, che nelle chiese. Se però fosse vero ciò che si dice nel mondo della comunicazione sociale, vorrebbe dire che ogni settimana riusciamo ad avere più fedeli “alla nostra predica settimanale” che tutti quelli delle 32 parrocchie messi assieme.
Forse questa è una nostra illusione, però non ci siamo mai illusi sulla modestia del nostro periodico che è di certo un “re settimanale”, però in un “mondo di periodici poveri grami” qual’è quello della stampa parrocchiale. Senonché qualche giorno fa è arrivata una e-mail dalla “Biblioteca Nazionale Marciana – ufficio periodici” in cui mi si fa esattamente questo discorso: ” Gentile don Armando, la prego di voler inserire il nominativo di questa Biblioteca nell’indirizzario de “L’incontro”, anche per far conoscere ad un più vasto pubblico il giornale che terrà esposto al pubblico degli studiosi che quotidianamente frequentano la sala di lettura della Marciana. La ringrazio fin d’ora. Firmato: dottoressa Maria Michieli”.
Confesso che ho avuto un sobbalzo di orgoglio. Che “L’Incontro” entri nei sacri scaffali della “Marciana” per “sedere” assieme ai volumi che la Serenissima raccoglie da secoli, era proprio una cosa che non mi sarei mai aspettato!
Ho provveduto subito ad “aumentare” del 30% il prezzo di copertina (la cosa varia solamente da un punto di vista ideale perché “L’Incontro” è gratuito e continuerà ad esserlo!).