Ieri avevo letto sul Gazzettino che il sindaco Orsoni ha in mente di fare un “rimpasto” all’interno della giunta comunale. L’articolo era contorto e con qualche illazione, ma mi pare pressappoco di aver capito che avendo un assessore abbandonato il partito per il quale era stato eletto ed essendosi iscritto al gruppo misto, questo partito non era più rappresentato in giunta. Quindi esso reclamava una poltrona, altrimenti come avrebbe potuto sopravvivere ed operare l’amministrazione comunale senza il suo apporto prezioso ed insostituibile? Era dunque necessario far posto in giunta per accogliere il nuovo rappresentante di partito.
La vittima sacrificale immolata sull’altare della logica politica probabilmente sarebbe stata quella di un tecnico, ossia di un amministratore chiamato ad operare per il solo motivo della sua competenza professionale e non per meriti di ordine politico.
Oggi ho letto sullo stesso quotidiano che l’assessore Enzo Micelli era stato giubilato e “licenziato in tronco”, come si direbbe nel linguaggio commerciale. Peccato che questo assessore tecnico fosse uno dei migliori di cui il Comune potesse disporre.
In questi due ultimi anni, a motivo dei Centri don Vecchi, ho avuto a che fare in particolar modo con due assessori: uno di nomina politica (uno squallore!) e l’altro, Micelli, di nomina professionale, un tecnico che pur dovendosi occupare di un assessorato disastrato, corrotto (infatti è quello in cui Bertoncello velocizzava le pratiche a suon di mazzette) ce l’ha messa tutta ed è riuscito a sbrogliare la matassa estremamente ingarbugliata della concessione della superficie agli Arzeroni che è stata destinata al “don Vecchi 5”.
L’assessore Micelli, con la collaborazione dei suoi tecnici, che si sono appassionati all’impresa, ha fatto un autentico “miracolo”, quello di portare a compimento la pratica. Proprio l’ultimo giorno del suo “servizio” dal Comune è arrivata la concessione edilizia. Don Gianni e il suo splendido staff di collaboratori si sono spesi all’ultimo sangue, ma senza la collaborazione decisa, intelligente, leale e generosa del professor Micelli, di certo non si sarebbe cavato un ragno dal buco.
Sento il dovere di rendere onore a questo amministratore di alto senso civico e di notevoli capacità tecniche e di manifestare ancora una volta rabbia ed avvilimento per dei politici avidi ed esperti solamente nella caccia alle poltrone!