Scientology

Le trasmissioni della televisione che mi interessano sono veramente poche, quelle di carattere politico mi fanno arrabbiare un po’, perché sono estremamente polemiche e i relativi conduttori sono quanto mai faziosi.

C’è n’è una di carattere sociale ed economico, condotta da una brava giornalista, ma che mi scoraggia perchè mette in luce in maniera cruda e spietata: incongruenze, imbrogli, raggiri di una classe corrotta e con nessuna sensibilità sociale, ma solamente preoccupata di raggiungere i propri interessi. C’è n’è un’altra di costume, condotta da un bel ragazzo, giovane, intelligente, ma spesso si risolve in grosse litigate con l’accavallarsi di interventi a squarcia gola!

Disordinato poi e smemorato come sono non so mai quando questa o quella rubrica vanno in onda e quindi le piglio a caso girovagando col telecomando.

L’altra sera mi sono fermato su una rubrica particolare, stravagante che mette a confronto truffati con i truffatori, la conduce un signore chiacchierone e simpatico, che lascia trapelare abbastanza palesemente le sue simpatie, prendendo le difese della povera gente raggirata dai numerosi lestofanti che campano a spese degli sprovveduti e degli allocchi.

Quella sera erano di turno i Scientology, con cui ebbi a che fare quando presentai il libro della Gardini che ha raccontato la sua “costosa” esperienza all’interno di quel movimento che, non so perché, si definisce religioso.

Un signore di Padova, evidentemente membro del movimento americano, mi chiese ripetutamente di incontrarmi per confutare delle cose non dette da me, ma dalla Gardini, per fortuna sono riuscito ad evitare l’incontro.

Finalmente ho capito di che gente si tratta e mi guarderò bene dall’aprire un dialogo con loro.

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