Tanti fratelli quanti sono gli uomini della nostra terra

Credo che per una legge di natura e per tradizione antica l’uomo sia istintivamente portato a difendere e aiutare le persone del suo sangue e della sua famiglia. Questa è certamente una legge sapiente che il buon Dio ha infuso nel cuore dell’uomo. Lo stesso comandamento “Ama il prossimo tuo come te stesso” codifica che l’amore deve riguardare soprattutto quelli che sono più vicini, quelli con i quali si hanno contatti più costanti, perché è facile affermare di amare uomini con i quali non si può avere nessuna dimestichezza e nessun rapporto. Tutto questo però non autorizza a trascurare chi non è della propria famiglia, del proprio clan e del proprio Paese.

Qualche giorno fa mi è capitato di rileggere il brano del Vangelo in cui l’evangelista rferisce che mentre Gesù era impegnato all’interno di una casa a parlare del Regno, qualcuno lo avvertì che “sua madre e i suoi congiunti” lo aspettavano fuori dalla porta. Al che Egli rispose: «Chi è mia madre e chi sono i miei parenti se non quelli che (forse occasionalmente) mi stanno ascoltando, interessati al mio discorso sul progetto di vita?».

Oggi, in un mondo globalizzato in cui la Terra, a motivo dei mezzi di comunicazione di massa, è diventata un “villaggio”, questo discorso diventa più di sempre vero ed attuale. Però sono ancora pochi quelli che lo sanno tradurre in regola di vita ed in esperienza personale.

Penso che Raoul Follereau abbia vissuto questa dimensione dell’amore quando affermò: «Io ho a questo mondo tanti fratelli quanti sono gli uomini e le donne che abitano questa terra» e poi, coerentemente, spese tutta la sua vita per la salvezza dei lebbrosi del mondo intero e pregò: «Signore non permettere che io tenti di essere felice da solo».

Oppure penso al giovane scout Guy De Larigaudle che avendo notato il manifesto di una bellissima attrice, protagonista di un film in programma nei cinema di Parigi ed avendo pensato che dietro quei grandi occhi suadenti e ai bellissimi capelli platinati c’era certamente un cuore di donna con i suoi drammi, entra in una chiesa, ringrazia Dio per tanta bellezza e prega perché la faccia essere felice.

Ascoltare seriamente il messaggio di Gesù sull’amore, comporta anche avere queste convinzioni e questi comportamenti.

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