La figlia della Chiesa

Questa estate sono state a visitare la mia “cattedrale tra i cipressi” tre suore delle “Figlie della Chiesa”. Questa congregazione è nata mezzo secolo fa e si dedicava, al tempo in cui ero giovane sacerdote a San Lorenzo, alla diffusione della buona stampa. Attualmente queste suore gestiscono la chiesa di San Girolamo ove, alcuni giorni alla settimana, organizzano l’adorazione dell’Eucaristia.

Avendo sentito che in quella chiesa per un paio di mesi non si diceva messa la domenica, ma che soprattutto durante il mese di agosto la chiesa era rimasta chiusa per tutto il giorno, mi permisi di dire: «Birbanti, come mai?» Ad una di loro, una spagnola di mezza età, scappò detto: «Dobbiamo pure fare un po’ di vacanza anche noi!».

A parte il fatto che aprire il mattino e chiudere la sera la chiesa, non credo infranga il “precetto del riposo estivo”, dapprima mi è venuto da pensare che io mantengo aperta ininterrottamente la mia cattedrale senza sentirmi un martire, poi avrei voluto ricordarle che il nostro Maestro Gesù morì in croce, nonostante in Palestina fosse caldo. Questo però lo tenni solamente per me.

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