Qualche giorno fa abbiamo avuto un incontro perché il Catering “Serenissima ristorazione”, che da qualche anno fornisce i pasti ai Centri don Vecchi, possa approntare un centro di cottura presso la cucina del Seniorestaurant. Si trattava di accordarci sul come impostare questo nuovo rapporto.
Da parte del “don Vecchi” erano presenti don Gianni, il nostro giovane presidente, un nostro tecnico preparato nel settore della ristorazione e due nostri consulenti nel campo amministrativo. Con noi il dirigente di questa azienda che si occupa della ristorazione e che sforna ogni giorno più di venticinquemila pasti.
L’incontro è stato quanto mai positivo perché m’è parso che il dialogo per trovare il punto di incontro sia stato portato avanti con estrema correttezza e con un senso di calda umanità. M’è parso che nessuno volesse “fare l’affare” e che si cercasse veramente una soluzione che potesse andar bene per tutti.
Io sono stato particolarmente felice del risultato sia perché avremo “in casa” un servizio quanto mai importante, ma soprattutto per due aspetti collaterali al problema che qualificheranno ulteriormente il polo solidale del Centro don Vecchi.
Ho chiesto se ci avrebbero messo a disposizione ciò che avanzava delle vivande e questo responsabile ha accettato con calore e positivamente la richiesta. Attualmente riusciamo a destinare ai poveri ogni giorno una trentina di confezioni, avendo una quarantina di commensali, spero che in futuro, con 300 pranzi, gli “avanzi” siano in quantità veramente maggiore.
Abbiamo inoltre abbozzato il progetto per offrire alle famiglie di modeste condizioni economiche l’opportunità di poter pranzare, in occasione di battesimi, prime comunioni, cresime e nozze, compleanni ed onomastici, al Seniorestaurant, con menù di tutto rispetto per la cifra di 10-15 euro a persona.
La cosa mi ha fatto veramente felice perché oggi possono dirsi veramente poveri anche gli operai con uno stipendio di 1000-1200 euro al mese. Con un po’ di buona volontà le possibilità di far del bene sono pressoché infinite.
P.S. Purtroppo l’operazione non è andata in porto a causa della solita burocrazia, pignola e ottusa.
Speriamo però di “salvare” almeno “i pranzi low cost” per feste e ricorrenze famigliari della povera gente.