Sto riflettendo con sempre più interesse sul fatto che Gesù non entrò mai a far parte della gerarchia ecclesiastica. Non faceva parte del Sinedrio, né era un levita, tanto meno un fariseo o uno zelota; anzi, ebbe parecchi scontri con gli ecclesiastici del suo tempo, ossia con coloro che gestivano la Chiesa di allora, tanto che essi se la legarono al dito e quando capitò loro l’occasione opportuna lo mandarono a morte.
Mentre appare chiaramente e tante volte dal Vangelo che Gesù fu un uomo profondamente religioso: pregava prima dei pasti, invocava il Padre Celeste nei momenti più importanti, faceva spessissimo la carità, passava nottate in preghiera e aveva un rapporto costante ed intenso con Dio.
Gesù non era assolutamente né areligioso, né non praticante, però è sempre rimasto fedele alla sua coscienza e si è accostato alla sinagoga, e in essa ha preso la parola, quasi esclusivamente per difendere l’uomo e sbugiardare chi faceva un uso improprio della religione in genere e dei riti in particolare.