Quattrocento milioni

Un signore che alla domenica viene a cercare pace, conforto e coraggio nell’Eucaristia che celebriamo con tanto fervore nella mia “cattedrale tra i cipressi”, dopo la messa mi ha chiesto di parlarmi, dicendomi che una cliente del suo studio di commercialista aveva deciso di donarmi una somma per il “don Vecchi 5”, avendo ricevuto un’eredità.

Due giorni dopo, dopo un rapido scambio di telefonate, suonai al campanello di un appartamento in una zona centrale di Mestre adibito a studio, ove incontrai la mia benefattrice accompagnata, credo, da un direttore di banca.

Tentai di illustrare le finalità del “don Vecchi” e del nuovo progetto, ma capii subito che lei sapeva già tutto. “L’incontro” penso che raggiunga 15-20mila concittadini e li informi su questa nostra splendida avventura a favore degli anziani di Mestre.

Seduta stante il direttore di banca telefonò in sede e l’indomani arrivò il bonifico di duecentomila euro. Traduco la somma in lire perché ho la sensazione che dica meglio la dimensione dell’offerta: quattrocento milioni!.

Il “don Vecchi 5” costerà otto miliardi, ma avendo alle mie spalle una città con questo cuore, son certo che non è un azzardo cominciare.

P.S. Qualche settimana dopo questa signora ha fatto il bis donando altri 200.000 euro.

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