Tanto tempo fa ho letto un bellissimo volume che racconta la storia del cenacolo di pensatori cristiani di grande valore, che s’era formato attorno a Raissa e Jean Jacques Maritaine.
In questo ultimo periodo in cui, una volta ancora, mi sono trovato in affanno, con tempi stretti per la realizzazione del “don vecchi 5”, ho sentito più che mai vicini dei giovani giornalisti che da sempre condividono i miei sogni e i miei progetti a favore degli anziani in difficoltà.
Leggendo gli interventi sulla stampa di Marta Artico della “Nuova Venezia”, di Alvise Sperandio de “Il Gazzettino”, di Paolo Fusco di “Gente Veneta” e di Francesco Bottazzo de “Il corriere del Veneto”, m’è venuto da pensare con riconoscenza ed affetto a questi “grandi amici” della carta stampata. Guai a me e ai miei progetti se non avessi potuto contare sulla loro amicizia e sulla loro condivisione. Oggi se uno non può contare su questi megafoni, la sua voce gli si smorzerebbe in gola senza rendere partecipe la comunità dei problemi reali che la riguarda.