Qualche giorno fa mi ha chiesto di farmi visita un assessore di Musile di Piave, perché era interessato a qualcosa di simile al “don Vecchi” per gli anziani del suo paese.
Mostrai a questo signore, in maniera sommaria, la struttura e gli illustrai brevemente la “dottrina” con cui la gestiamo. Da persona intelligente capì al volo, senza tanti discorsi, come stavano le cose e l’estrema validità di questa esperienza.
Questo signore di professione fa l’agente di commercio, quindi abituato per mestiere ad inquadrare il problema. Di conseguenza andò subito al sodo. Mi fece due ragionamenti che mi hanno fatto riflettere e mi hanno fatto capire come le pubbliche amministrazioni più piccole e meno pletoriche di quelle delle grandi città si siano ormai liberate da qualsiasi pregiudizio ideologico e siano mature per una gestione snella ed economica.
Mi disse: «Vede, padre, i Comuni, se vogliono i soldi, li trovano sempre. Io comincerei domani a progettare una struttura del genere per il mio paese. La difficoltà sta nella gestione. Se la mia amministrazione volesse gestire in proprio una struttura come questa spenderebbe dieci volte tanto quanto vedo che lei spende. Se lei accettasse di farsi carico della gestione, io partirei subito!»
Seconda osservazione, quanto mai intelligente e valida anche per noi. «Oggi non tutti i Comuni possono realizzare ciascuno strutture rispondenti ai diversificati bisogni della sua popolazione; è necessario agire in rete. Se una serie di Comuni del comprensorio operassero assieme, ognuno dando una risposta che vale per sé, ma che mette a disposizione anche per gli altri, tutte le diverse strutture funzionerebbero e tutti i cittadini in difficoltà, dei singoli Comuni, troverebbero risposta all’interno del circondario senza essere sradicati e senza che le singole strutture diventino asfittiche e “in rosso” con i bilanci».
Buon discorso! Immediatamente pensai se questa dottrina potesse essere applicata al “Villaggio solidale degli Arzeroni”. Se ogni parrocchia si facesse carico di una delle strutture del villaggio, in un paio di anni Mestre avrebbe la possibilità di risposte valide per molteplici bisogni. Il mettere però in rete Comuni e parrocchie non dico che è difficile, ma impossibile!