La Fede di Roberto Vecchioni

I miei motivi di contesa con la RAI sono assai numerosi e consistenti. Non è che le altre televisioni siano migliori, ma dalla televisione di Stato, pagata con il canone dei cittadini, penso che dovrei aspettarmi di più e di meglio.

Non sto ad elencare nei particolari le cose che mi deludono e mi indignano, sarebbero troppe: programmi banali, scuola di violenza, giochi in cui si sperperano decine e centinaia di migliaia di euro, la figura della donna adoperata sempre come esca, anche se poi nei giornali radio si fa del moralismo farisaico a questo riguardo, pubblicità che incita al consumismo in tempi di vacche magre, ecc. Non ultimo: i programmi più interessanti, almeno per me, sono collocati in ore impossibili o difficili. A me piacerebbe vedere il “Porta a porta” di Vespa, ma lo fanno tanto tardi. Mi interesserebbe anche “Ballarò”, ma ha un conduttore esageratamente schierato e fazioso.

Mentre vi sono due programmi che vedrei molto volentieri e che avrei il tempo di vedere, perché collocati nel primo pomeriggio della domenica, ma purtroppo si sovrappongono.

Più volte ho confessato che verso la Annunziata nutro un sentimento di amore ed odio, comunque è una donna preparata ed intelligente ed intervista personaggi importanti della vita politica e sociale del nostro Paese. Alla domenica la rubrica “Mezz’ora” di Rai tre, che è condotta appunto dalla Annunziata, è trasmessa contemporaneamente a “L’arena”, condotta invece brillantemente da Giletti, che tratta gli argomenti più disparati e poi si avvale di una numerosa staff di giornalisti ed ospiti che vivacizzano quanto mai la trasmissione.

L’Annunziata viene da Botteghe Oscure, ma stuzzica, stana l’intervistato, costringendolo a metter a nudo il suo pensiero, con colpi di fioretto che vanno sempre a segno. Giletti invece, un giornalista che proviene dal mondo cattolico, e che è altrettanto intelligente, versatile e un po’ sornione, tiene banco con estrema disinvoltura, mettendo a fuoco brillantemente l’argomento di attualità che tratta e conducendo la sua squadra rumorosa che pare sempre propensa alla bagarre.

Qualche settimana fa Giletti ha intervistato il cantautore Roberto Vecchioni, il cantante intellettuale, colto e profondamente umano. L’intervista è stata veramente deliziosa e ha fatto emergere valori autentici anche da quel mondo che molti di noi ritengono fatuo ed effimero. Con estrema delicatezza Giletti, quasi di sfuggita ha chiesto a Vecchioni della sua fede. “Dio si squaderna in ogni creatura”. Ho avvertito in quel momento quasi il brivido che ha provato quella grande assemblea irrequieta ed apparentemente lontana dalle problematiche religiose.

L’atto di fede, candido, delicato, ma nello stesso tempo convinto, di Vecchioni, credo abbia toccato il cuore e la coscienza di tutti.

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