Lettera Aperta al presidente Monti

Sto assistendo con interesse estremo ed altrettanta preoccupazione al balletto di proposte su come e dove trovare tre o quattro miliardi di euro che risultano mancanti per portare avanti la riforma, finalmente seria, del nostro presidente Monti.

Ogni politico è preoccupatissimo che non si prenda il denaro dalla propria “bottega”, presso la quale va ad acquistare a buon mercato i suoi voti.

Ho detto che seguo con interesse e preoccupazione, ma forse ho usato dei termini non esatti, perché in fondo al mio animo c’è invece indignazione e nausea. Io ho la fortuna di poter dire la mia dalle pagine de “L’incontro”, il periodico però non giunge tanto lontano da farsi leggere dal presidente del Consiglio Mario Monti. Comunque sento il dovere di offrire la mia opinione, perché solamente così si crea opinione pubblica e quindi si può sperare di poter, prima o poi, influire su chi governa il Paese.

Non avendo, fortunatamente, una “bottega” da difendere, spero che il “presidente tecnico” tenga più in considerazione il mio suggerimento:

“Carissimo presidente, credo che ci sia obiettivamente l’imbarazzo della scelta degli sperperi del nostro Stato scialone. Io le suggerisco intanto questo, che non danneggia alcuno, ma che almeno alla lunga favorisce non solo la nostra nazione, ma il mondo intero.

  1. Disdica subito l’ordinazione degli aerei e dei carri armati, che le han suggerito di comprare.
  2. Ritiri tutti i nostri soldati all’estero: è chiaro che non servono a nulla, costano tantissimo ed ho seri dubbi che sia opportuno tentare di esportare “la nostra democrazia”, sulla cui validità ho molti dubbi. Anche gli altri Stati poi debbono imparare a regolare i loro contrasti col dialogo e non con le armi.
  3. Chiuda immediatamente gli arruolamenti alle forze armate: gli aspiranti soldati imparino a coltivare la terra, a fare gli idraulici o i panettieri o qualche altro mestiere.
  4. I soldati di professione già in forza nell’esercito, li impieghi sempre di più in lavori socialmente utili o per gli interventi che le calamità naturali hanno reso indispensabili.
  5. Venda per ferro vecchio i carri armati, i cannoni, bombe e cose del genere, non servono assolutamente a nulla e se si usassero non produrrebbero che danni e morte.

Carissimo presidente, lei che reputo uno dei pochi governanti di buon senso e onesti, ascolti questo vecchio prete che non ha interessi da difendere.

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