La mia memoria si annebbia e vacilla sempre di più, tanto che sono veramente preoccupato nel fare qualche citazione, temendo di dire “fischi per fiaschi”. Metto le mani avanti, ricordando ai miei eventuali amici lettori la massima che afferma che “i vecchi hanno diritto di dimenticare”. Io mi avvalgo, o meglio sono costretto, ad avvalermi di questa massima.
Faccio questa premessa senza citare, per paura di sbagliarmi, la pagina del Vangelo che, per associazione di idee, qualche giorno fa, mi ha ispirato questa riflessione.
Veniamo al dunque. La Punto che un anno fa mi è stata regalata, pur così usata, è così bella che è dotata persino della radio. La frequenza che normalmente ascoltavo durante i miei brevi tragitti tra il “don Vecchi” e il cimitero e viceversa, era quella di Rai uno, sennonché, qualche tempo fa, non so perché, l’ho perduta e nel tentativo di ritrovarla mi sono imbattuto in una emittente dalla voce a me ben nota; capii subito che si trattava di Radio Radicale. Non mi spostai perché Rai uno trasmette spesso programmi di intrattenimento tanto banali e musiche moderne che mi irritano, mentre i radicali, a qualsiasi ora, mettono in onda discorsi seri, dibattiti, dirette da congressi e sedute del parlamento.
Ho finito per prendere più coscienza delle campagne, dei valori che essi perseguono con tanta convinzione. Più di una volta ho ripetuto che nutro dei sentimenti di amore ed odio verso questa gente tanto settaria ma altrettanto coerente ed impegnata.
Sentendo come Pannella, la Bonino e i loro amici si battono all’arma bianca per la legalità, per il diritto, per modificare il trattamento nelle carceri, per gli aiuti al terzo mondo e per i diritti della persona, mi venne in mente il discorso di Gamaliele davanti al sinedrio in difesa dei cristiani: “Se la loro dottrina viene dagli uomini, essa perirà come tutte le cose umane, ma se viene da Dio, allora non vi capiti di mettervi contro Dio perché non saranno i vostri provvedimenti a distruggerla”.
Da qualche tempo sento il dovere di essere più cauto nel rifiutare in toto chi non la pensa come la Chiesa. Certe battaglie, non solamente dei radicali, mi paiono così giuste che mi viene la preoccupazione che questa gente sia “la mano sinistra di Dio” ed io ho paura di non finire io stesso, per tradizione o per preconcetto, a mettermi contro Dio, perché chi combatte per la verità, la libertà, la pace, la giustizia, è certamente dalla parte di Dio.
Recentemente ho letto qualcosa di don Gallo o della Zarri, cristiani certamente della fronda e del dissenso, però i loro discorsi mi hanno fatto più bene di certi altri melensi, scontati e fumosi di matrice squisitamente cattolica. Il Signore è veramente libero, ama tutti e si serve di tutti.