Un passaggio del testimone tutto in positivo

In quest’ultimo tempo è avvenuto il passaggio delle consegne alla presidenza della Fondazione che gestisce i Centri don Vecchi. Questo passaggio è stato da me deciso e fortemente voluto per i motivi che più volte ho confidato ai miei superiori: la mia età avanzata, gli acciacchi della mia salute e la convinzione che soltanto chi è di questa generazione la sa comprendere compiutamente e la può gestire in maniera adeguata.

In questo passaggio del testimone mi pare di essere stato particolarmente fortunato perché don Gianni, il mio successore, è un prete giovane, intelligente ed intraprendente, ha tutta la mia fiducia e sono inoltre convinto che darà un domani ai Centri don Vecchi e ciò non è poco per chi, come me, ama perdutamente la “sua creatura”.

Quando cinque anni fa si è deciso di costituire una fondazione, con la sua autonomia dalla parrocchia, don Danilo ebbe la cortesia di permettermi di essere io a scegliermi i consiglieri, cosicché la conduzione risultò facile e positiva. Ora il nuovo Consiglio ha deciso che io partecipi alle riunioni svolgendo ancora un ruolo attivo.

Sarà mio impegno essere assolutamente discreto e facilitare il nuovo Consiglio perché si muova in maniera assolutamente autonoma, non volendo diventare la suocera seccante ed impicciona. Sono anche tanto felice di poter collaborare con discrezione e misura aiutando questo giovane parroco che di impegni ne ha fin troppi. Sto quindi finalmente assaporando la stagione del nonno: poche responsabilità, però impegno serio per alleviare il peso di chi deve combattere la dura battaglia del quotidiano.

Mi convinco sempre più che la mia vita è stata particolarmente benedetta e che debbo veramente ringraziare il Signore che è stato tanto benevolo e comprensivo con me.

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