Le assurde e costose missioni militari a cui dovremmo rinunciare!

Una mia preziosa e cara collaboratrice, che inserisce i testi del “diario” in computer e che soprattutto, da vecchia maestra, tutrice attenta delle regole della sintassi e della grammatica, corregge con diligenza i miei scritti irrequieti, mi fa osservare spesso che nel diario ci sono delle ripetizioni e cadute di stile. Sarà finalmente contenta perché quello che oggi sento il dovere di fissare nella carta è certamente “nuovo”, anche se imperdonabilmente ingenuo.

In quest’ultimo tempo Berlusconi e compagni, pur col “cuore grondante sangue”, sono stati costretti a mettere le mani rapaci dello Stato anche e soprattutto nelle tasche degli italiani più poveri – per una seconda stangata. Questa volta pure non sono d’accordo con Bersani, perché altro è pretendere dieci euro da chi ne ha 480 al mese, altro è domandare mille euro a chi ne dispone di diecimila o centomila.

Dato che ogni cittadino ha le stesse necessità per vivere, i dieci euro dei poveri fanno tanto e tanto più male dei mille euro dei ricchi, categoria alla quale appartengono i nostri governanti, da Napolitano all’ultimo deputato.

Non sono riuscito a capire i criteri e l’incidenza reale sui vari ceti di concittadini, comunque non ho proprio capito perché non si sono fatti “tagli” dove era più facile e doveroso. Tagli sull’esercito, mandando a casa un sacco di generali, colonnelli, capitani, sergenti e caporali – tutta gente che, per fortuna, non serve a niente, ma che se “servisse” non farebbe che danni, rovine e morti.

E non ho capito meno che meno perché non si siano richiamati in Patria i nostri “eroi” che abbiamo sparso per tutto il mondo, pagandoli bene, ma senza nessun risultato.

Qualcuno non ha capito che la nostra cultura, il nostro tipo di civiltà (?), il nostro regime e la nostra “democrazia” non si possono assolutamente né imporre né, tanto meno, esportare. L’ha capito da più di un secolo perfino la Chiesa, che possiede un messaggio tanto più alto e rispondente alla gente di tutti i popoli e dispone di messaggeri tanto più nobili di quelli di cui può disporre l’Italia: che è impossibile passare il cristianesimo con strumenti, mentalità propri dell’occidente.

Noi mandiamo a morire i nostri ragazzi per niente, proprio per niente, e per questa operazione nefasta spendiamo un patrimonio. Dico per assurdo che se proprio qualcuno pensasse che serve mandare i nostri ragazzi in armi in giro per il mondo, dovremmo spedire la fattura delle spese relative a chi c’illudiamo che ne benefici e semmai domandare qualcosa anche per la nostra nazione che ne organizza l’invio.

Mi meraviglia che a Tremonti e a tutti quei cervelloni che abbiamo in Parlamento non sia venuta in mente una soluzione così facile e vantaggiosa. Mia madre diceva “vorrei andare io al governo!”. Io ho ereditato tutto da mia madre!

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