In tempi assai remoti, quando ero cappellano a San Lorenzo, quando si trattava di comperare un qualcosa per una delle strutture della parrocchia io, che ho sempre amato il bello e che desideravo che gli ambienti usati dalla comunità fossero signorili, insistevo presso il parroco di allora, mons. Vecchi, perché l’arredo fosse elegante, pur convenendo con monsignore che costasse poco. Ricordo che un giorno gli dissi: «Monsignore, scegliamo un qualcosa di bello, ma che costi poco» Lui, con un atteggiamento un po’ sapienziale, mi rispose: «Ricordati, Armando, che il bello costa, il bello costa sempre!».
A tanti anni di distanza convengo con Monsignore che tutto quello che è valido ha un costo e tanto più è valido tanto più il costo è alto. Io mi innamoro felicemente delle cose di cui mi occupo, prendo delle cotte, per cui non riesco ad essere obiettivo e perciò facilmente non valuto le cose nel loro giusto valore.
Che io sia innamorato de “L’incontro” è fin troppo noto. Vi dedico anima e corpo, spendo tempo e denaro e, fortunatamente, ho dei riscontri veramente lusinghieri. Che “L’incontro” vada è sotto gli occhi di tutti; stampiamo un gran numero di copie, non credo che nessun periodico della città abbia una tiratura simile alla nostra, ogni giorno ricevo complimenti e consensi, le attività che realizziamo vanno sempre a buon fine ed ottengono successo.
Forse per questo sto pagando una maggiorazione di prezzo! Costo che però, nonostante gli insegnamenti di Monsignore, faccio fatica ad accettare.
Stampiamo “L’incontro” nella mattinata del lunedì, al martedì pomeriggio il periodico è, bene o male, in tutte le sessanta postazioni, al sabato quasi sempre abbiamo solamente le copie per la domenica, e la domenica sera non trovi più, neanche a peso d’oro, una copia. Sennonché il lunedì mattina, da un paio di settimane, mi ritrovo, prima a Carpenedo, poi in cimitero e a San Lorenzo, pacchi da 200 o 300 copie che qualcuno ha preso e poi ha riportato a tempi scaduti. Le copie de “L’incontro” li metto nel comparto dei “pregressi” e vanno via più speditamente che quelle “di giornata”, però la carognata dei “soliti ignoti” mi costa alquanto!